"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

martedì 27 maggio 2008

24-25-26 Maggio: DOLOMITI

Voglio subito ringraziare mia Moglie e Figlia, che mi ha permesso di assentarmi da casa per 4 giorni, e di poter fare quest’altra bellissima esperienza ciclistica, sulle dolomiti.

Ringrazio anche mio Fratello con il quale ho condiviso parte di questa esperienza, che mi convisse ad andare a vedere la cronoscalata, da poi cui si è evoluto il seguente ricco programma:

1 giorno: GF DOLOMITI STARS

2 giorno: Partenza Giro da Arabba ed arrivo sul Fedaia

3 giorno: Cronoscalata al Plan de Corones

Quindi sono molte le ore di bici in 3 giorni, e altrettanti i passi scalati: Pordoi, San Pellegrino, Falzarego, Giau, Fedaia (Marmolada) e Plan de Corones.

Sabato 24: La Gran Fondo Dolomiti Stars

Non è altro che la 15° Tappa del Giro 2008: la tappa più dura, 153km, quasi 5000m di dislivello, con ben 6 GPM ed arrivo in Cima alla Marmolada.

Una GF d’Elite, alla quale pochi hanno il coraggio di prendere parte, ed ancor meno di affrontare e terminare nella sua totalità. Alla fine saranno solo 320 gli atleti che si tolgono la soddisfazione di portarla a termine ad ogni costo.

La giornata inizia con una bella notizia: c’è il sole! Arabba, alla partenza, è addobbata a mo’ di giro d’Italia. Mi tremano le gambe dall’emozione. Si sale subito verso il Pordoi che innevato, ed illuminato dal primo sole mattutino, ha un fascino particolare e regala sensazioni indescrivibili. Quindi, dopo una discesa di una decina di km, si continua a scendere leggermente fino a Moena, da dove, dopo una svolta a sinistra inizia il 2° Passo: il San Pellegrino. La prima parte della salita, è immersa nel profumo di legna appena tagliata. Anche questa, come il Pordoi, non è una salita difficile, però è discontinua, e fatico a trovare il giusto ritmo. Ed alla fine perdo contatto da un gruppo di Ragazzi, che salivano di buon passo. Il rifornimento in cima è ottimo, prendo un paio di panini e qualche banana e mi butto in discesa. Questa è una vera e propria discesa, 18km infiniti, l’aria è ancora fredda, e quando si arrivo a Cencenighe, dove si attacca il San Tommaso, lamento un po’ di indurimenti muscolari sulle prime rampe. Ma per fortuna dopo pochi minuti, tutto passa, e questi 4km di salita finiscono in fretta. Bello anche la partecipazione del pubblico di casa, che incita i corridori…

Dopo qualche km di saliscendi, e di pianura, dove si costeggia il lago di Alleghe, si giunge a Caprile: è qui il bivio Lungo-Medio. Ovviamente, senza pensarci su due volte, svolto a destra ed inizio la prima parte del Giau. Il sole è alto, fa caldo e la gamba gira ancora bene, salgo quindi di buon passo, in solitaria. Arrivo velocemente a Selva di Cadore, da cui, dopo un breve tratto di discesa, inizia il vero Giau: 10,5km dove le pendenze raramente scendono sotto il 9%. Già dalle prime rampe mi rendo conto che il 25 è troppo duro. Cerco di mantenere un buon ritmo, ma non è facile. Negli ultimi km mi raggiunge un ciclista esterno alla gara, si offre di farmi il ritmo, ma dopo pochi metri mi rendo conto che andrei troppo fuori giri: mi mancano Falzarego e Fedaia, meglio non esagerare. Lo ringrazio e proseguo del mio passo.

In cima, la temperatura si è abbassata notevolmente: anche qui c’è la neve, il celo è coperto, e c’è già qualche ammirevole tifoso ad attendere i prof del giorno dopo. Al ristoro prendo da mangiare, ma faccio l’errore di attendere al fine della discesa prima di mettere in bocca qualcosa.

Infatti, quando attacco il Falzarego, sono in riserva! Mangio faticosamente panini e barrette, ma la gamba non ne vuol sapere di riprendersi. Per fortuna le pendenze non sono proibitive, anzi, però perdo parecchie posizioni, senza riuscire a rispondere come voglio. In fondo bisogna dire che qui si è già percorso più di 110km ed affrontato 4 salite! Bisogna anche aggiungere che fa freddo, il sole ormai è solo un lontano ricordo, e qualche goccia di pioggia comincia a scendere. Per fortuna il tempo tiene, e posso affrontare con tranquillità i 20 km di discesa prima dell’erta finale, durante i quali continuo ad alimentarmi…

Finalmente arrivo a Caprile, una breve sosta al rifornimento per riempire le borraccie, ed iniziano gli ultimi 15km. Prima di affrontare il vero Fedaia, ci sono 7km di leggera salita, che mi innervosiscono, soprattutto perché sento che la gamba è appesantita. Passo l’abitato di Sottoguida, e accompagnato dall’incitamento di alcuni spettatori, inizio affrontare le prime rampe al 11%. Passati un paio di piccoli tornanti e ritornato sulla strada principale, mi trovo di fronte il dirittone di 2,5km! Non finisce mai, la pedalata è pesante, ma per fortuna c’è sempre qualcuno che incita. Una volta finito mancano ancora altri 2,6km. Ma anche questi, nonostante le curve ed i tornanti, sono infiniti, le pendenze sono sempre molto alte, e non permette di rifiatare. L’unica consolazione, è che nonostante l’azione non sia brillante, riesco a guadagnare qualche posizione. Passando sotto lo striscione dell’ultimo km, si ha l’illusione di aver finito: ma finisce subito! Infatti mi trovo davanti ancora un rampone al 15%, che sembra messo il apposta per darti la mazzata finale. Tengo duro, dopo gli ultimi sudatissimi 300m la strada gira a destra, e con estrema soddisfazione passo sotto lo striscione dell’arrivo. Non so come, ma trovo anche la forza di esultare. La soddisfazione di aver portato a termine una prova del genere, spazza via la stanchezza, e la fatica.

Voglio fare i complimenti alla Gazzetta per l’ottima organizzazione e ringraziarli per questa opportunità.



martedì 20 maggio 2008

FALKOR CAMPIONE LEGA ALEGHER 2008

MILANO, 19.05.2008 - Finalmente dopo anni ed anni che ci provo, ne porto a casa uno!
Dopo l’uscita di mio fratello dalla Lega, decido di cambiare nome della squadra in FALKOR e devo dire che mi ha portato buono.
Dopo un inizio di stagione decisamente sotto tono, da ultimo in classifica ho la priorità di scelta nei primi cambi: CAMBIASSO e DI NATALE si rivelano due acquisti fondamentali per la vittoria del titolo. Anche DOSSENA acquistato successivamente ha un buon rendimento. Gli altri cambi invece non danno valore aggiunto alla squadra, che fatica molto nella prima parte del campionato, e solo da Dicembre comincia ad inanellare qualche vittoria consecutiva per portarmi fuori dalla zona retrocessione. Ma riesco ad arrivare nelle prime posizioni solo nelle ultime giornate di Regular Season: ottima la vittoria nell’ultima partita che mi porta nella 2° posizione, buona per evitare i quarti nei play off..

Ecco Rosa Vincente:

Portieri:
DONI - Roma [il numero 1 indiscusso!]
AMELIA Marco - Livorno [penalizzato da un livorno veramente scarso]
CURCI Gianluca - Roma [praticamente mai schierato]

Difensori:
BALZARETTI Federico - Palermo [pensavo facesse meglio]
DOMIZZI Maurizio - Napoli [Rigori a parte, stagione poco eccelsa]
DOSSENA Andrea - Udinese [3° ottimo aquisto del mer di rip: quasi sempre sopra la sufficenza]
JANKULOVSKI Marek - Milan [Un campionato da dimenticare]
MAGGIO Christian - Sampdoria [Incredibile girone di ritorno, gol a gogo!]
MEXES Philippe - Roma [Tra alti e bassi, schierato poco nella seconda parte del campionato] RADU Stefan - Lazio [per quel poco che si è visto non male]
ZENONI Damiano - Parma [preso nel finale per far numero]

Centrocampisti:
CAMBIASSO Esteban - Inter [1° grande acquisto del merc di rip: con DeRossi una coppia incredibile]
DE ROSSI Daniele - Roma [Perno fondamentale di questo centrocampo]
GASBARRONI Andrea - Parma [Discontiuno, ma è tornato molto utile alla mia causa] KUZMANOVIC Zdravko - Fiorentina [Pensavo qualche gol in più, ma niente male]
MANCINI Amantino - Roma [Deludente! Doveva essere un punto fermo: in panca!]
MANNINI Daniele - Napoli [Il meno peggio rimasto in giro ad Aprile]
ROSINA Alessandro - Torino [Altalenante, ma nel finale si è rifatto]
SALIHAMIDZIC Hasan - Juventus [Quantità e qualche golletto: doppietta al momento giusto!]

Attaccanti:
AMAURI - Palermo [Fosse per lui manco nei play off arrivavo...]
BUDAN Igor - Parma [Veramente un grande attaccante: peccato per il lungo infortunio]
DEL PIERO Alessandro - Juventus [Superlativo! Non potevo chiedere di più!]
DI NATALE Antonio - Udinese [Grandioso: 2° grande acquisto del mercato di riparazione]
JEDA - Cagliari [Acquistato nel finale x la forma strepitosa]
MUTU Adrian - Fiorentina [Immenso: anche per lui stagione da incorniciare]
CAMBI EFFETTUATI DURANTE LA STAGIONE:

17-10-2007 Acquisto CAMBIASSO Esteban per CIGARINI Luca [Buona stagione la sua]
17-10-2007 Acquisto DI NATALE Antonio per SPINESI Gionatha
25-10-2007 Acquisto DOSSENA Andrea per ROSSI Marco [Solo per l'infortunio]
01-11-2007 Acquisto BOVO Cesare per BERTOTTO Valerio
19-01-2008 Acquisto MANICHE Nuno Ricardo per MILANETTO Omar
31-01-2008 Acquisto RIGANO' Christian per ZAMPAGNA Riccardo
31-01-2008 Acquisto SALIHAMIDZIC Hasan per CASERTA Fabio
31-01-2008 Acquisto RADU Stefan per GRIMI Leandro
22-02-2008 Acquisto BALZARETTI Federico per FELIPE Dalbelo
13-03-2008 Acquisto BUDAN Igor per RIGANO' Christian
13-03-2008 Acquisto CALAIO' Emanuele per INZAGHI Filippo [Che Jella! l'ho ceduto ed ha cominciato a segnare a raffica]
11-04-2008 Acquisto MANNINI Daniele per MANICHE Nuno Ricardo [Speravo meglio]
11-04-2008 Acquisto ZENONI Damiano per BOVO Cesare
18-04-2008 Acquisto JEDA per CALAIO' Emanuele

Di seguito le mie partite dei Play Off



La Semifinale di Andata:


La Semifinale di Ritorno:

La Finalissima

La Rosa Campione:

18 Maggio 2008: GF NOVE COLLI

Ecco La mia Prima Nove Colli!

In griglia, parto dalla Blu, non fa molto freddo: il cielo è coperto e per fortuna non piove. Parto pochi minuti dopo lo sparo, meno di quello che mi aspettavo. I primi km come previsto si va a tutta, per evitare il blocco a Bertinoro. Partito con il mio amico, riesco a restare con lui fino a poco prima di attaccare il primo colle, quando “preferisco” rallentare, per non bruciarmi subito. L’ascesa a Bertinoro ed al Polenta finisce senza intoppi. Il tempo se pur minaccioso per ora ci grazia. Anche sul secondo colle tutto a posto, e scollino in poco piu di 2h, come da tabella. Dopo la discesa si attacca subito Ciola, anche questa fatta con un buon ritmo, e senza troppi patemi. Nonostante il cielo sia coperto c’è molta umidità, e qui forse faccio il primo errore: scendo a Mercato Saraceno senza mettermi la mantellina.

Da qui inizia subito il 4° colle: il Barbotto. Bellissimo, soprattutto nella seconda parte, dove le pendenze si fanno interessanti, e la gente ai bordi mi Incita (avevo la maglia rosa della Pantani, eheh). Nel frattempo è uscito anche il sole, e nonostante sia ancora mattina presto il caldo si fa già sentire. Scollino senza particolari difficoltà, ma avverto una certa pesantezza di allo stomaco. Infatti nel tratto di saliscendi, prima di scendere verso Ponte Uso, comincio a notare un’inaspettato calo di rendimento. Dico inaspettato, visto che sono passati solo 90km, e non mi sembrava di essere andato a tutta. Infatti anche nel tratto per Monte Tiffi, faccio fatica e non riesco a tenere le ruote degli altri.

Sulla saltia verso Monte Tiffi, la crisi aumenta. Non riesco proproi a tenere il mio ritmo naturale, il caldo, ed il pensiero di quello che devo ancora affrontare amplificano la crisi: mi mancano ancora 4 colli e 100km! Ovviamente anche l’ascesa a Perticara è diventa un calvario. Tra l’altro non riesco neanche ad alimentarmi, solo a bere, e la cosa mi preoccupa un pò.

In qualche modo arrivo all’inizio del settimo colle: Madonna di Pugliano. Nel frattempo il cielo si è coperto di nuovo, e poco dopo inizia a diluviare. Nonostante mi sentissi meglio per il “fresco” la gamba ancora non vuole girare. Particamente alla fine della salita mi supera il mio amico! Ha forato 2 volte! Che iella! Mi spiace so cosa vuol dire. Mi guarda e gli faccio segno che non ne ho segno e di andare. Lui invece mi urla di non mollare e mi aspetta al ristoro. Qui mi da una pacca di incoraggiamento ed iniziamo la discesa sotto il diluvio. finalmente riesco a mangiare!

La discesa la affrontiamo con calma, fa un freddo cane, sogno una doccia calda! Finiamo la discesa e ci dirigiamo verso l’ottavo colle: incredibilmente, pedalo a 40 all’ora! Quindi sulle ali dell’entusiasmo, inizio la salita verso il passo delle Siepi, a tutta! Me la sciroppo senza neanche accorgermene, a quasi 20 orari. Stacco tutti, ne prendo altri, il mio amico è a ruota, ma fa fatica, e mi urla di rallentare. Io non ci penso neanche. Scolliniamo insieme. A fine discesa si forma un bel gruppetto di una decina di unità, e ce la viaggiamo allegramente verso il nono colle. Il ritmo è alto ma tengo tranquillamente.

Svoltiamo a sinistra, ed inizia l’ultimo colle, coi crampi in entrambe le gambe. Cerco di ignorarli, alleggerisco ulteriormente il rapporto, e dopo qualche centinaia di metri passano. Nel frattempo ho già preso il largo dal gruppo. E per la prima stacco il mio amico. E’ più forte di me, non e non ci ero mai riuscito prima. Alla cima gli ho dato una decina di secondi quindi l’ho aspetto, e ci dirigiamo verso Borghi.

La gamba, gira ancora, bene, anzi benissimo! Purtroppo dopo l’abitato, in una curva cado. Per fortuna, una scivolata senza danni. Riparto subito. Chiaramente, mi ritorna un po’ di paura, ed affronto il resto della discesa con cautela. Una volta finita mi ritrovo in un bel groppone, ma visto la recente caduta, la strada scivolosa, le continue rotonde, preferisco farmi sfilare. Alla fine arrivo dopo circa 3 minuti, sintomo che la gamba c’è.

Al traguardo chiudo emozionato, in 7h 41’ ufficiali. Non male per essere la prima volta, e visto tutto quello che è successo durante la corsa. In fondo ci vuole cuore, coraggio, allenamento ed anche un pò di pazzia, per poter affrontare una corsa del genere, lunga e piena di insidie. Finirla è stato emozionante come quando l'anno scorso ho terminai il lungo della Pantani.

Faccio i complimenti a tutti quelli che ce l'hanno fatta!

mercoledì 7 maggio 2008

01 Maggio 2008: GF GIANNI BUGNO














Un'altra bellissima giornata di Ciclismo.
Dopo una mattinata freddina e col cielo coperto, intorno a mezzogiorno è uscito un sole stupendo.

Visto Bugno, è ancora un ragazzino, e Fondriest, ancora un'atleta!

Totale, 152km e 2200mt dislivello [Altimetria]

- LA GRAN FONDO

Come l'anno precedente, la partenza, con il giro dell'autodromo, è suggestivo, si va a tutta, ma il gruppone è bello compatto: sono circa 2500 partecipanti, e dal di fuori deve essere uno spettacolo!
Purtroppo nel giro, c'è stata una caduta, ma mi è sembrata meno grave di quella di Cervia.

Per quanto mi riguarda, mi rendo subito d'aver un problema sull'anteriore della bici: la sera prima ho trovato lo sterzo molle, e nonostante il mio "intervento", mi rendo subito conto che non è affidabile. Quindi decido di non tirare a tutta sia in piano che in discesa, per non rischiare di fare qualche volo. Quindi non mi resta che darci dentro in salita!

Bisogna sottolineare, che per calamità naturali, non si è potuto afforntare la parte più difficile della GF: i primi 4,5 km di salita da Regatola a Guello! Infatti la corsa è stata molto veloce e meno selettiva dello scorso anno. Apprezzabile, invece il tentativo di incattivire il finale da parte degli organizzatori, con due strappi, uno a Missaglia ed uno primo di Camparada.

Nonostante questi inconvenienti, la corsa mi è piaciuta parecchio, la salita verso Magreglio, è andata bene, un pò meno arrivare a Piano Rancio da Civenna: qui le pendenze sono peggiori e la gamba non risponde ancora al meglio. Da qui, dopo una discesa affrontata con cautela, per via del fondo bagnato, si affrontano insuccessione gli strappi di Caslino e Castelmarte, dove sopratutto sulla prima ho visto un pò di ciclisti baldanzosi già piantati.

Ho affrontato con più decisione la discesa verso erba per recuperare un gruppo avanti, ma solo grazie all'intervento di un ciclista estraneo alla corsa, sono riuscito a raggiungerlo e superarlo in pianura: filava come il vento, e mi ha portato nel gruppo avanti, grazie di cuore!

Quindi si arriva ad Oggiono da dove si sale verso il colle; l'andatura del gruppo diminuisce notevolmente, manco avessero paura, quindi appena la strada inizia a salire, cerco di avvantaggirami subito. In effetti riesco perfettamente nella mia azione, e registro anche il mio miglior tempo sul Colle, e solo un paio di ciclisti mi raggiungono e superano nella parte centrale.

Il lissolo invece lo affronto senza forzare, ormai manca poco più di un'ora, e la gamba comincia ad essere affaticata e conosco il percorso vallonato che mi aspetta, e non voglio sprecare ulteriori energie. Infatti, tengo bene negli ultimi chilometri, anzi riesco a dare una mano nei cambi. Solo negli ultimi 300 metri, ovvero quando parte il "volatone", non riesco a tenere il passo, ma poco importa. Alla fine chiudo con un'onorevole 4h 58', che mi vale la metà classifica....

- LA CRONO CERVELO

Ero indeciso se farla o meno, visto che dovevo attendere 3h dalla fine della corsa al mio turno. Per fortuna ho deciso di farla: non avevo mai pedalato con una bici da crono, e devo dire che mi sono trovato subito a mio agio, nonostante il sellino un pò basso, e la gamba dura per la GF. E' incredibile la facilità di pedalta, e come ti "aiuti" a spingere, nonostante il 53, che non sono più abituato e il vento contrario. Tempo finale 8' 33", anche con un lungo alla prima chicane che ero convinto di fare dritta come la mattina.