"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

giovedì 21 agosto 2008


Enrico Ruggeri
Gimondi E Il Cannibale

La gola che chiede da bere
C'è un'altra salita da fare
Per me, che sono fuggito subito

Rapporti che devo cambiare
Lo stomaco dentro al giornale
Per me, e devo restare lucido

E quanta strada che verrà
Ma non mi avrai, io non mi staccherò
Guarda la tua ruota e io ci sarò

Cento e più chilometri alle spalle e cento da fare
Di sicuro non arriva più qualcuno dei miei
Tutta quella gente che ti grida, non ti fermare
E tu che mi vuoi lasciare
Non ci provare
Non mi stancherò

Scivolano case tra persone fuori a guardare
Ci sarà riparo al vento lungo questo pavè
Ci sarà la polvere che nel respiro mi sale
Ma non mi potrò voltare
Non mi chiamare
Non risponderò

Ancora più solo di prima
C'è già il cannibale in cima
Ed io che devo volare a prenderlo

Sudore di gente dispersa
Di maglia di lingua diversa
Ma io, il cuore io voglio spenderlo

E quanto tempo passerà
In mezzo a noi, ancora non lo so
Dietro alla tua ruota io ci sarò

Cento e più chilometri alle spalle e cento da fare
Di sicuro non ci sarà più qualcuno con noi
Devi dare tutto prima che ti faccia passare
Io non mi lascio andare
Non ci pensare
Non mi staccherò

Scivolano vite e due destini persi nel sole
L'orologio prende il tempo e il tempo batte per noi
Non c'è più chi perde o vince quando il tempo non vuole
Quando la strada sale
Non ti voltare
Sai che ci sarò

Cento e più chilometri alle spalle e cento da fare
L'orologio prende il tempo e il tempo batte per noi
Non c'è più chi perde o vince quando il tempo non vuole
Quando la strada sale
Non ti voltare
Sai che ci sarò

martedì 19 agosto 2008

Gita in Valtellina: Gavia - Stelvio - Gavia

[Ponte di Legno, 16 agosto 2008] Ore 8.40, io ed Andrea, partiamo. Il tempo è stupendo, ma fa freschino, siamo intorno ai 10°. L’itinerario prevede di arrivare fino al Passo dello Stelvio e ritorno, facendo in pratica il Passo Gavia da entrambi i versanti. Visto il dislivello importante della giornata, alla fine il mio hac4 ne registra quasi 4400m, l’andatura è abbastanza tranquilla. Diciamo che so già di partire non in condizioni ottimali, in quanto, per vari inconvenienti personali, non sono riuscito a fare una colazione giusta per affrontare una giornata del genere; inoltre mi sento un po’ stanco. Infatti, già durante la prima ascesa verso il Gavia, capisco che la gamba non gira, e freno molto Andrea, che ha decisamente un altro passo. Però per mia fortuna anche lui non ha molta voglia di tirare, ma vuole godersi i panorami che ci si presentano man mano… Alla fine in cima, ci metto di più del previsto, o meglio del tempo fatto alla Pantani. Dopo un sosta con tanto di thè caldo e crostata (del “chic” de mezzegra), ci buttiamo in picchiata verso Bormio.

L’attraversamento del Paese dura pochi minuti, ma come al solito le strade qui sono trafficatissime, e fino al bivio per Livigno, non da tregua. Poi per fortuna cala notevolmente e ci permette di affrontare in tranquillità l’ascesa verso il passo dello Stelvio. Continuo a mangiare, e l’appetito non mi passa praticamente mai! Dopo qualche chilometro di salita raggiungiamo e superiamo un ragazzo cecoslovacco, e senza volerlo si accende una specie di bagarre. Dei tre sono il meno attrezzato, sono sempre attardato, ma nonostante ciò ho anche provato ad dire la mia, ma non è proprio giornata; diciamo che mi sono divertito lo stesso anche se ho preso paga da tutti. Il ragazzo ceco della KCBRNO, si è divertito tantè che ha voluto fare una foto con noi. Sul passo ci fermiamo a fare qualche foto, ed mangiare. Però faccio l’errore di non mangiare un panino, ma solo barrette. Questo lo pagherò sull’ascesa verso il Gavia da Bormio. Durante la discesa verso bormio, non posso non fermarmi all’altezza della 3° cantoniera ad ammirare un panorama semplicemente stupendo.


La terza ed ultima scesa prevedere di riscalare il Gavia, dal versante di Bormio. La stanchezza comincia a farsi sentire, e lo stomaco è ko. Cerco di distrarmi guardando i paesaggi, e di salire regolare, e fino a qualche chilometro dopo S.Caterina, diciamo che vado abbastanza bene. Poi a 6-7km dalla vetta, la benzina finisce, e il passo non arriva mai. Andrea pazientemente mi sta vicino, ammirevole! Una volta sul passo, ci fondiamo nel rifugio, per farci un altro the caldo e paninazzo (io)….

Ormai non restano che 18km di discesa fino alla macchina, che raggiungiamo dopo 136km in quasi 7h (da solo Andrea non avrebbe superato le 6!)

In conclusione gran bel giro, anche se non ero al meglio, ma almeno ha fatto bel tempo tutto il giorno!
Grazie ancora ad Andrea per la pazienza infinita che ha avuto…

...Ed ora, la francia!

Altimetrie salite in dettaglio su Salite.ch:

Passo Gavia 1 - Passo Stelvio - Passo Gavia 2

giovedì 14 agosto 2008

UN PETIT TOUR DE FRANCE

Certo che la vita è proprio strana: uno aspetta un anno per andare a vivere al mare e all’ultimo tutto salta, e poi nel giro di un mese trova e compra una casa in zona... Oppure, si allena e attende per un anno intero, il Giro delle Dolomiti e dieci giorni prima dell’inizio va a monte anche quello. Era stato un duro colpo, un bel boccone amaro da mandar giù, ma dalla serie, “non tutti i mali vengono per nuocere”, oggi mi ritrovo in programmazione una V Giornate Francesi, molto affascinante, che ad essere sincero, preferisco al programma delle Dolomiti. In tempi non sospetti, parlai su questo blog, del Club Cingles du Mont Ventoux, pensando che sarebbe stato fattibile ma solo nel 2009, probabilmente era un segno del destino. Inoltre saremo testimoni dell'esordio della GF Pantani Francese, con arrivo alle Deux Alpes...
Ringrazio Leonardo, conosciuto sul bdc-forum.it, per l’occasione, che ha la mia stessa voglia di salite francesi, e non ha paura, di fare km e km, e salite su salite, concentrati in pochi giorni, con il quale abbiamo messo giù proprio un bel programmino.
In totale sono 5tappe, per circa 635km e 18400m di dislivello
(by openrunner.com)
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Sab 23.08.2008
TOUR ALPE D’HUEZ

Arrivo a Bourge d’Oisans in mattinata, e iscrizione Memorial Pantani
Dist Tot.: 75km – Dislivello Tot.: 2600m
Salite affrontate:
ALPE D’HUEZ da Bourge d’Oisons
COL DE SARENNE da Alpe d’Huez
Le Fay (al momento non ho trovato nessuna info)




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Dom 24.08.2008
GF MEMORIAL PANTANI
[sportcommunication.com/pantani]

Dist Tot.: 170km – Dislivello Tot.: 4900m
Salite affrontate:
COL D’ORNON da La Paute
COL DE PARQUETOUT da Entraigues
COL DE MORTE da Le Villard
HUEZ da Rochetaillée
LE DEUX ALPES




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Lun 25.08.2008
TOUR MARMOTTE
Sulle strade della Marmotte, senza il finale all’Alpe Huez per il trasferimento a Crillon le Brave da fare in serata.

Dist Tot.: 163km – Dislivello Tot.: 4500m
Salite affrontate:
COL DU GLANDON da Verney
COL DE LA CROIX DE FER da Col du Glandon
COL DU TELEGRAPHE da St. Micelle Maurienne
COD DU GALIBIER da Valloire [CIMA COPPI]







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Mar 26.08.2008
CLUB CINGLES DU MONT-VENTOUX
La scalata al mito dai suoi 3 versanti…
Dist Tot.: 142km – Dislivello Tot.: 4500m
Salite affrontate:
MONT-VENTOUX da Bedoin
MONT-VENTOUX da Maucelene
MONT-VENTOUX da Sault








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Mer 27.08.2008
TOUR D’IZOARD

Ritorno a casa, ma prima una “breve” sosta a Briancon…
Dist Tot.: 85km – Dislivello Tot.: 1900m
Salite affrontate:
1. COL D’IZOARD da Guillestre




giovedì 7 agosto 2008

Sulle strade del Falco!

Questo giro l’ho affrontato domenica 27 luglio 2008, insieme ad alcuni ragazzi del bdc-forum.it. Troppi casini legati al trasloco, e riesco a scrivere solo ora, quindi mi limiterò a illustrare l’itinerario, che è abbastanza semplice da seguire ma, parecchio impegnativo.

Itinerario su googlemaps: link


Salite affrontate:
1. Pso Presolana da Rovetta: 12km, 650m dislivello;
2. Croce di Salven da Dezzo di S.: 9km, 350m dislivello;
3. Pso Vivione da Forno Allione: 20km, 1350m dislivello;
4. Pso Presolana da Dezzo di S.: 8km, 550m dislivello;
5. Monte Pora da Bratto: 7.5km, 450m dislivello (era in programma ma causa maltempo è saltato);

Partenza da Ponte Nossa. Si inizia subito a salire leggermente, passando da Clusone, fino a Rovetta, dove inizia ufficialmente il Passo della Presolana. Questo è il lato facile, dalla rotonda di Rovetta sono 13km e la strada sale abbastanza regolare. Una volta in cima si scende fino a Dezzo di Scalve, e ci si può già fare un’idea delle difficoltà di questo versante affrontato per ultimo.

Da Dezzo si gira a destra e poi, al ponte, a sinistra ed inizia subito l’ascesa verso Croce di Salven.
Questa è la salita più facile: alcuni tratti difficili sopra il 10% nei primi 3km e poi traqui. Il bello è che poco trafficata. La successiva discesa verso Breno, è facile e veloce.
Da Breno inizia il tratto più noioso e trafficato del giro: Breno – Forno Allione, 20km scarsi quasi tutti in falsopiano a sfavore, dove si rischia di spendere molto se si trova vento contrario o sole battente, come mi capitò nel 2006.

Da Forno Allione inizia il Bello: il Passo del Vivione. A mio avviso una salita molto bella, regolare, prima parte immersa nel bosco, poi negli ultimi 4-5km offre dei bei panorami. La parte difficile è dal 13° km alla cima, anche se poi l’ultimo spiana. Un altro punto a favore è il poco traffico, essendo una strada secondaria: Infatti nonostante fosse domenica, è passata solo qualche moto. In cima ci si può rifocillare al Rifugio.
La discesa verso Schilpario è molto difficile e tecnica, bisogna stare molto attenti anche perché la strada è molto stretta. Stavolta ho rivalutato questo versante, soprattutto da un punto di vista paesaggistico. Quindi mi sa che tornerò presto a farla da questo versante.
Per arrivare a Dezzo di Scalve, siamo passati da Annone, e da qui abbiamo affrontato l’ultimo tratto di discesa, molto ripido.

A Dezzo ci si ritrova al bivio che porta al Passo della Presolana: sono solo 8km di salita, ma dal km 3,5 è micidiale con punte al 14% che a questo punto fanno veramente male. La nota negativa di questa salita è che è abbastanza trafficata, da entrambi i versanti.

Quindi una volta in cima, per tornare a Ponte Nossa è praticamente tutta discesa, quindi facile facile ideale per sciogliere le gambe, a meno che, non si decida di affrontare anche la salita al Monte Pora, affrontata quest’anno dal Giro d’Italia. In questo caso, a Bratto, dopo 4km di discesa si trovano le indicazioni sulla sinistra, la salita è a fondo ceco quindi si riscende dalla stessa parte.

Alla fine, Monte Pora escluso, sono 150km, per 3400m di dislivello, che noi abbiamo percorso in circa 6h. Per fortuna, non è stata una caldissima, perché il celo circolavano dei bei nuvolosi, che però ci hanno impedito di affrontare il Monte Pora. Ma diciamo che ci è andata bene, alla fine solo una decina di minuti di acqua….

Ringrazio e saluto i ragazzi che mi hanno invitato, per questo bellissimo giro.



Altimetria Percorso:

Altimetrie Salite: