"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

lunedì 31 agosto 2009

La mia prima Fausto Coppi

Parto dalla fine: 7h 55'! Obiettivo raggiunto!

La gara è andata alla grande, tutto liscio, come programmato (anche grazie ai preziosi consigli di Gabriele). Il meteo, come immaginavo, ha retto, e ci ha graziato, facendoci stare al fresco ed all'asciutto; per me le condizioni migliori.

Partenza abbastanza tranquilla, anche se fino allo scollinamenteo di Montemale (bv medio-lungo) c'era un pò di confusione e bisogna stare attenti. Anche sulla salita c'è tantissimo traffico, e quindi decido di salire tranquillo senza forzare.

In effetti sarebbe stato inutile fare fuori giri li, perchè poi nel tratto che porta a Sampeyre, abbiamo raggiunto un gruppo che ci precedeva. Credo che fosse il secondo gruppo, dietro quello dei migliori. E anche qui me ne sono stato nascosto risparmiando il più possible ed alimentandomi per benino.

Sul Sampeyre la musica non cambia: la parola d'ordine è risparmio, qunidi agilità e limitare il più possibile i fuori soglia. In cima mi fermo qualche minuto al ristoro per rifocillarmi per benino poi discesa, con la massima attenzione visto il fondo stradale brutto.

Finalmente si arriva a Ponte Marmora, si inizia il Colle Esische/Fauniera. Questa la affronto con un pò più decisione, ed alzo un pò il ritmo. Mi sento molto bene, e mano a mano che passano in km prendo sempre più fiducia. In più vedo che recupero parecchie posizioni, praticamente molte di quelle perse sul Sampeyre. Riesco anche a godermi i favolosi tetri scenari che ci vengono gentilmente offerti da madre natura...
La salita è molto incostante, alterna strappi molto duri a tratti quasi pianeggianti, la trovo molto divertente.
Quindi, scollinamente sull'Esischie breve discesina ed ultimo strappo bello duretto, fino al Fauniera. Qui le gambe cominciano ad essere un pò durette, ma l'entusiasmo d'aver terminato il secondo interminabile colle prevale alla grande. Anche qui breve ma importantissima sosta al Ristoro, prima di buttarmi nella favolosa discesa verso Demonte. Bellissima, rimessa a nuovo, e in alcuni tratti mistica, essendo immersi nelle nuvole.

A Demonte arrivo solo, e dopo l'abitato vedo un gruppetto davanti a me a circa 25sec. Ma non mi danno l'anima ad andare a riprenderli, a breve ci sono ancora 7km di salita: Madonna del Colletto. Altra tattica perfetta: sulle prime rampe li riprendo e supero tranquillamente. Praticamente mi faccio tutta la salita da solo, sto ancora molto bene, e vado su forte, senza troppe menate. Certo me l'aspettavo un pò più facile, perchè c'erano alcuni strappi in doppia cifra che facevano veramente male. Per fortuna a meno di un km dalla vetta vedo 3 ragazzi, e quindi accellero per andarli a prendere. Perchè per arrivare a cuneo ci sarà ancora parecchia pianura.

Infatti dopo la discesa, si collabora alla grande, la media è buona, sopra i 40, e riusciamo a prendere anche qualcun altro. Solo un piccolo momento di panico, per una deviazione mal segnalata, che ci fa perdere qualche minuto, ma niente di che. Solo che dopo ci ritroviamo solo in 4, ma si tarella per arrivare in meno di 8 ore.

All'arrivo ho ancora le forze, per fare una bella volatina vincente di gruppo.

Al momento in classifica sono 119° anche se in realtà sarei 116° perchè quelli della championchip hanno fatto un pò di casino.

In conclusione una gran bella gara, con anche una buona partecipazione di pubblico. Mi ricordo che ad paesello all'inizio del Fauniera, c'erano due ali di folle che applaudivano tutti i partecipanti. Saluto Cristina, Marco e Scalatore Dentro!

mercoledì 26 agosto 2009

Ancora Valcava

Altro tentativo a Vuoto.

Visto che era l'ultima volta che potevo, provarci in settimana, con "poco" traffico, ( e senza bimba da portare all'asilo) ho deciso di provarci ancora. E' sicuramente andata meglio di Luglio, ma sono solo riuscito a confermare il mio best time di segnato il 1 Agosto 2008: 50' 23", comunque un buon tempo.

Sta salita non è proprio semplice da affrontare, perchè a parte le macro sezioni, prima, durante e dopo i 2,5km micidiali, ci sono continue variazioni di pendenze, ed il fondo non proprio in ottime condizioni (dopo San Marco) non facilitano le cose. Alla fine si fatica a trovare il ritmo giusto, e se non ci si riesce, come oggi, si continua a smanettare sul cambio.

Ce da dire che c'era un pò più di umidità rispetto a domenica, magari anche quella ha inciso un pochino.

Nella sostanza, sono ancora 23 i secondi che mi separano da sto bendetto 49', prima che diventi tabù...

Nel ridiscendere verso Torre de Busì, di solito preferisco scendere via Roncola, ma volevo tornare a casa presto, mi sono ripromesso di riprovarci ancora una volta, sperando che sia quella Buona.

Ora è tempo di Sampeyre e Funiera meglio conosciuto come il Colle dei Morti!

Altimetrie e descrizione salita: link

lunedì 24 agosto 2009

...Ci Sono!

Forse forse ci siamo. Domenica mattina, nonostante una giornata passata in montagna con la famiglia, ed ho nelle gambe un buon 5h di camminata, parto con la convinzione di migliorarmi sul Passo della Cava da Porlezza.
Il tempo non sembra dei migliore, c'è qualche nube minacciosa, ma almeno non c'è l'afa asfissiante, anzi fa quasi freddino (parto alle 7 del mattino).

A Porlezza si parte a tutta, e cerco di mantenere alto la VAM indicata sul ciclocomputer. In pratica provo a regolarmi con quella, il cardio manco lo guardo. La gamba nonostante non mi sembra brillante risponde bene. Soprattutto nei tratti in forte contropendenza, cioè contrariamente a quanto successo in tutta la stagione.

A Corrido, arrivo in 9' 40", ed è già un ottimo parziale, ma non mi esalto troppo, perchè non sarebbe la prima volta che dopo salto.
Tengo benissimo per tutto il paese (uno dei tratti peggiori della salita) e anche nel tratto sucessivo leggermente più facile, infatti ai 5km (madonnina) arrivo in 21' 31".

Di solito qui iniziano i problemi, invece stavolta mi sembra di riuscire a tenere ancora un buon ritmo, anche se non è facile, perchè la salita è molto irregolare, ed è un continuo smanettare sul cambio.

Dal settimo al nono km, la salita si alleggerisce un poco, e qui forse annaspo un pochino, perchè non riesco a trovare la giusta frequenza di pedalata: in alcuni punti qui si può tranquillamente viaggiare ai 20 orari, ma non ci riesco. Ai piedi dell'ultimo strappo arrivo con un buon 39.26 (prima volta sotto i 40').

Quindi provo e riesco ad aggredire i successivi 4 tornati con pendenze oltre i 10%; nel frattempo mi superano un paio jeep, che già mi infastidiscono x la puzza, poi una ha la brillantissima idea di fermari in mezzo alla strada (larga un paio di metri) a parlare in un punto cruciale: in fondo ai una discesina di 100mt che si sfruttare come rampa di lancio per l'ultimo strappetto.

Nonostante non possa godere di questo slancio naturale, riesco ad arrivare al cartello con un'ultima sfiancante progressione in un buon 45' 54". Certo senza quella cavolo di macchina sarei riuscito a limare qualcosa, però sono molto soddisfatto xkè finalmente sono riuscito a scendere sotto i 46', con la consapevolezza di poter fare ancora qualcosa di meglio. (Spero a fine settembre di avere ancora questa condizione per riprovarci)

Quindi scendo verso Carlazzo, poi Corrido, Porlezza e Claino. Affronto la Osteno con calma, scendo ad Argegno e risalgo a Schignano, sempre con calma.

I vari laghi offrono i soliti panorami stupendi, e riescoa anche godermeli, visto che non soffro. Peccato, per paura che piovesse, non abbia portato la macchina fotografica, un bel paio di foto le avrei fatte volentieri.

Quindi ridiscendo ad Argegno, e me ne ritorno a Tremezzo. E' ancora abbastanza presto, 11.20, e mi viene la balzana idea di salire a Rogaro. Di solito la evito, perchè su 2km, il primo 1,4 è terribile. Siccome mi sento bene, provo a salire forte. Ed ho ragione perchè arrivo al Bel Sit in poco più di 5' (altro best time).

Scendo dalla variante, ritorno a tremezzo e risalgo verso casa, a Volesio. I primi 100mt li faccio con calma, alla curva del comune mi viene un'altro schizzo, e ri-parto in quarta. Arrivo a Volesio in 3' 10" (1,2km di salita) cavolo a momenti scendo sotto i 3'.... e chi l'avrebbe mai detto?!?!?!

Una rondine non fa primavera, domenica c'è la Fausto Coppi, 200km e 4500mt dislivello, dove l'obiettivo è semplicemente arrivare, in condizioni decenti....


Visualizzazione ingrandita della mappa

giovedì 20 agosto 2009

Doppio San Marco!

Mercoledì mattina, già mezzo affaticato, mi accingo ad affrontare i due versanti del Passo San Marco. Nelle gambe, ho ancora i Tre Stelvio, e un giretto in alto lago con Ascesa al Bugiallo (5km di salita), nel caldo torrido post ferragosto (nella galleria c'è qualche foto).

Parto Tranquillo da Dubino, per scaldare il motore, e dopo una decina di km inizia l'ascesa al San Marco da Morbegno. Anche la salita l'affronoto in totale agilità, consapevole che il versante da Olmo al Brembo è bello tosto e che non ho molta benzina.
Fa molto caldo, e bevo molto: consiglio di fare rifornimento ad Albaredo, perchè dopo non ci sono più fontane. I primi km sono noiosi, almeno fino Albaredo, poi la salita si fa interessante, e gli ultimi km invece regalano panorami mozzafiato. Altra nota importante, la quasi totale assenza di traffico. Scollino in quasi 2h, e dopo una breve pausa dove mangio tutto quello che ho mi tuffo in discesa verso Olmo al Brembo: fa un caldo bestia!

Dalla discesa mi rendo conto che il bello di questo versanti è dopo Mezzoldo.
Infatti da Olmo al Brembo (parto che sono le 11.00 passate) la salita è larga e agevole, pendenze poco proibitive, una mezza noia. Ma dal Cartello nmr 50, la musica cambia: la strada improvvisamente impenna, per superare la Diga, e dopo una breve spianata, ci troviamo al tornante nmr1 e ci si diverte.

Ho iniziato la salita con il rischio di andare in crisi di fame. Ho fatto male i conti, e mi sono ritrovato con un solo Carbon Gel, da usare al momento giusto.
Il momento buono mi sembra proprio la spianata prima di affrontare gli ultimi 7km.

Vista l'ora il caldo toglie il fiato, e salgo regolare, cercando di non fare fuori giri (non ho neanche il cardio). Arrivo abbastanza agevolmente ai meno due, poi mi rendo conto che sto raschiando il fondo. Per fortuna sono solo due km, e quindi psicologicamente riesco ad affrontare questi ultimi due km. Certo la rampa dopo il cartello nmr 60 (13° ed ultimo tornante) me la ricordo ancora, ma poi per fortuna la strada spiana leggermente e mi posso godere gli ultimi scorci dei panorami offerti da questo versante.

Totale 110km 3160mt dislivello

Altimetria San Marco da Morbegno: link salite.ch

Altimetria San Marco da Olmo al Brembo: link salite.ch

martedì 18 agosto 2009

Domenca 16 Agosto: Triplo Stelvio!!!!!!

Mi vengono ancora i brividi a pensare alla fatica che ho fatto, per portare a termine le tre scalate... Decisamente una giornata no, e se non era per il mio amico Andrea, che mi ha fatto da "gregario" e mi ha spronato, credo che difficilemente avrei affrontato e concluso anche il terzo versante, quello da Santa Maria. Grazie!!!!!

Ma andiamo con ordine. Siamo partiti da bormio verso le 9, dopo un piccolo guaio meccanico sulla bici di Andrea, che ha brillanemtente risolto; io sarei già dovuto tornare a casa... Il tempo era stupendo, temperatura gradevole.

La prima ascesa verso lo Stelvio, è scivolata via agile, in un'ora e mezza abbondante. Mi sembrava di stare bene, avevo meno "cavalli" di lui, ma già lo sapevo. Ovviamente inutile dire che mi sono goduto i favolosi panorami che gentilmente ci vengono offerti drante l'ascesa. Ho potuto constatare che hanno modificato l'ultimo km della strada che porta al passo, credo per motivi sicurezza....

Breve pausa e scendiamo quasi subito verso Prato. Un pò di traffico, sopratutto di moto, ci rallenta un pochino, non ho voglia di sapere cosa si prova a fare un frontale....

Da prato partiamo di buon passo, ma sempre agili. Solo che una volta superato Trafoi, quindi quando la strada comincia a farsi impegnativa, mi si spegne la luce, e addio "sogni" di 1h 50'. Scollino in cima dopo due ore e passa esausto...

Qui ci facciamo una pausa un pò più lunghetta, e poi scendiamo verso Santa Maria.
Su quest'ultiomo versante, mi sembra di stare meglio, almeno fino alla fine del tratto sterrato. Dopodichè arrivare in cima al passo si fa molto complicato, però tengo botta, e ci arrivo in un'ora e mezza abbondante.

Distrutto, ma contento per avercela fatta, rientriamo verso Bormio.

Stelvio da bormio: link salite.ch

Stelvio da Prato: link Salite.ch

Umbrail Pass: link salite.ch

lunedì 10 agosto 2009

Charly Gaul

Dopo la cronoscalata di domenica, arrivo con il morale rinfrancato; è un periodo un po’ difficile, faccio fatica a trovare le motivazioni giusti, per pedalare, fare fatica e cercare di andar forte.

Arriviamo a Trento, più precisamente a Sopramonte (www.letrecime.it consigliato!) venerdì sera dopo il lavoro ed il sabato approfitto di farmi un bel giro di vista nella città di Trento, molto bella, merita proprio. Nel pomeriggio, andiamo fino ai laghi di Lamar (www.laghidilamar.com), anche questi veramente belli. Nonostante le condizioni meteo non sono fantastiche c’è gente che fa il bagno.

Domenica mattina, mi alzo con calma, mi preparo. Prima nota positiva è il meteo che sembra essere buono.

La partenza in centro a Trento avviene abbastanza puntuale, ma con qualche difficoltà, nelle strette viuzze (e meno male che è asciutto, sul porfido!). Parto in prima griglia, ma dopo la partenza volante fuori Trento, un po’ perché non sono un gatto, un po’ perché non riesco a tenere alcune trenate, perdo un po’ di posizioni, e ad Aldeno sono già un po’ arretrato.

L’attacco alla Salita, non è semplice, un po’ per l’umidità, un po’ per le forti pendenze. Cerco di salire regolare senza fare fuori giri. Dopo Garmiga Superiore, accellero, per cercare di avvantaggiarmi su un gruppetto, che giassò mi recupererà in discesa. Infatti, dopo 10km di discesa dal Viote del Bondone, eccomi raggiunto dal gruppetto. Matematico!

Resto con questo gruppetto fino ai piedi del Bondone. Molto belli anche i paeselli attraversati nel tratto Sarche – Vezzano – Terlago. Nonostante l’andatura non sia elevata faccio un po’ fatica a restare a ruota, e sullo strappetto che porta a Ciago, mi rendo conto che la gamba non è al 100%. Tra l’altro qui mi devo fare una bella tirata per rientrare sulla prima parte del gruppo, inutile, xkè poi rientrano anche gli altri.

Mi fermo per rifornimento acqua al ristoro prima dell’ultima ascesa.

I primi 5 km sono un po’ imballata, e faccio fatica; perdo anche un po’ le ruote del gruppo ormai sgretolato. Poi ai meno 10 si accende una lampadina, e alzo il ritmo.
Una bella tirata di 7km dove recupero buona parte del gruppetto e qualche altro atleta.
Purtroppo ai meno 3 finisce la benzine, mea culpa, non avendo preso l’ultimo gel programmato ai -7!

Però riesco a salire senza perdere posizioni, anzi negli ultimi 500mt con un’ultima fiammata recupero un’altra posizione.

Vabbè finisco con un anonimo 171° posto in 5h19’.
Sicuramente si poteva fare meglio, ma nel complesso sono soddisfatto, perché quelle volte che decidevo di alzare il ritmo ci riuscivo senza troppe menate.

In conclusione, salite molto belle, paesaggi fantastici, sopratutto nella vallata dietro il Bondone, insomma una bella gara.
Ed ora a fine mese mi aspetta la Coppi...





Cronoscalata Lecco - Piani Resinelli

Con un po’ di ritardo, forse un po’ troppo stavolta…
Domenica 2 agosto, ho deciso di affrontare una gara in Cronoscalata, più per curiosità che altro.

La Lecco – Piani dei Resinelli: Davvero una bella salita.

La mattina mi alzo ed il tempo sul lago (sono a Tremezzo) è molto incerto, direi più brutto che bello. Durante La notte si era scatenato l’universo. Tra mille dubbi, visto che ormai sono sveglio, decido di andare lo stesso a Lecco (in bici).

Quindi traghetto e con calma vado a Lecco; per fortuna più passano i minuti, più le condizioni meteo sembrano migliorare. Arrivo a Lecco presto, sono solo le 8.15. La partenza è prevista dopo un’ora.

Iscrizione, Caffè, quattro chiacchere con Marco (conosciuto la settimana precedente) e un po’ di riscaldamento.

La salita è lunghetta, 16km e quasi 1000mt dislivello, e molto irregolare.
Alla partenza scappano tutti, lo immaginavo, visto che non volevo partire subito a tutta, anche se non è facile controllarsi, e poi il livello è sempre molto alto.
Fino al piano di Ballabio, vado su forte, poi sul piano sono con un gruppetto, che non tira, ma ovviamente me ne resto coperto fino alla rampa di uscita del paese. Qui saluto tutti e me ne vado, con un bella progressione. In questa fase mi rendo conto di avere una bella gamba, perche riesco a tenere un bel ritmo.

Resto un po’ deluso, perché mi aspettavo di recuperare qualche posizione in più; ne ho recuperata qualcuna ma di altre categorie.

Al cartello del P. Resinelli arrivo in 54’ 50”, all’arrivo in 57’ 26”, dopo un’altra bella progressione per recuperare una posizione.

Alla fine sono contento perché era la prima volta dal 2007 (Giro delle Dolomiti), che non facevo una prova del genere. Ripeto, il livello è molto alto e con i miei 1100mt VAM non vado molto lontano.

Dopo la premiazione me ne torno tranquillamente Tremezzo. In totale 100km netti…

Ringrazio Marco che mi ha prestato lo Zaino per portare a casa il pacco gara…