"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

lunedì 28 giugno 2010

GF Pantani 2010

La Gran Fondo Pantani, preparata, studiata, immaginata per mesi, è gia un ricordo, un bel ricordo.

Il weekend all’Aprica non inizia nel migliore dei modi, con qualche piccolo imprevisto, che non mi scompongono più di tanto ed anche la notte non è che dorma granchè. Fa niente, sono troppo concentrato sulla gara.
In griglia mi godo l’attesa con estrema calma (grazie Gabri x avermi “tenuto” il posto!), il cielo ci dice che sarà una bella giornata, e la temperatura è gradevole.

Finalmente alle 7 si parte! Primo tratto fino a Edolo a velocità molto controllata, più del solito, 5-6 minuti in più rispetto al 2009.
Poi a Edolo si sciolgono le briglie, e c’è chi parte subito forte, e chi meno, come me. Per il sottoscritto fino in cima al Gavia è quasi una sofferenza: cuore sempre sotto stretta osservazione, stare sempre coperti, per cercare di risparmiare più energie possibili, energie che poi mi dovrebbero tornare utili da Mazzo. Il Gavia, offre i soliti e instancabili bellissimi panorami. L’aria è frizzante, l’odore di pino riempie i polmoni, e il silenzio è rotto solo da qualche respiro, da qualche cambiata... Qui l’agilità fa padrona, almeno nel mio caso. Si sale con calma, senza affanno, e in cima, pure le marmotte salutano il passaggio dei corridori con il loro inconfondibile fischio.
Ore 9.45 scollino. Mi sembra tardi, per stare in 7h, ma non ci penso più di tanto, e mi butto subito in discesa, a modo mio, recuperando subito un pò di posizioni. Mi diverto immensamente nel primo tratto fino a S. Caterina. Poi con il gruppetto che si crea a S.Antonio, arrivo fino a Bormio, e poi Mazzo. Nel frattempo sullo strappo intermedio delle Prese capisco che la gamba c’è, piena e reattiva, il che mi fa ben sperare.

Mazzo, inizia la mia GF. Prendo la salita per ultimo, più che altro perché non voglio perdere il rifornimento idrico del team. Poi inizio a mulinare sulle prime rampe del mostro sacro. Le ottime sensazioni sono confermate da subito, e la cosa mi esalta parecchio, e inizialmente devo contenere l’entusiasmo, almeno fino al 3° km dove la salita si farà più dura. Poi salgo del mio passo, abbastanza forte, i km passano velocemente, recupero parecchie posizioni. Solo dal 8° al 7° tornante mi sembra non passa mai, non me la ricordavo così lunga questa pausa di curve. Poi dopo un aggressivo 6° e 5° mi trovo nella spianata che precede gli ultimi tornati. Negli ultimi centinaia di metri trovo pure le forze per sprintare contro un altro atleta (1h 14' circa dovrebbe essere il tempo della cronoscalata, non male)

Gasatissimo passo il tappetino e mi involo sullo successivo strappo che segue il passo. Nel successivo tratto rientro su un gruppetto, dove come mia meraviglia, c’è il mio amico Gabriele. Il gruppetto viaggia bene, e sul secondo strappetto lamento qualche crampo, che ignoro totalmente.
Parlo un attimo con Gabriele, e tra le varie cose, mi dice che secondo lui non ce la facciamo a stare in 7h. E qui mi “parte un embolo”: inizio a tutta il terzo ed ultimo strappetto, con l’intenzione di prendere davanti il successivo tratto in discesa verso Aprica, per poter fare la discea a modo mio. Invece mi avvantaggio e all’Aprica ci arrivo solo. Cambio borraccia veloce con mia moglie, grazie amore, e mi ributto in discesa verso l’inizio del Santa Cristina.

Su questa il rendimento è un pò altalenante: all’inizio bene, poi sul secondo km ho ancora crampi e faccio un po’ fatica, mi riprendo, e pian piano arrivo ai meno 3 dove nonostante le forti pendenze, mi sembra di andar su meglio rispetto a prima, e affronto deciso l'ultimo km ,so ogni secondo può essere prezioso.
Scollino, alle 13.50 circa, ed ancora discesa, a tutta... e allo stesso modo affronto anche l’ultimo km e mezzo, una lunghissima volata e alla fine alle 14.01 arrivo sul traguardo: 7.00.53 (tempo assoluto) 6.59.49 (real time). Almeno in parte il l’obiettivo è stato raggiunto.

Sono molto soddisfatto, di com’è andata, e di come mi sono comportato, anche se quei 53” mi rompono un po'...
Adesso non mi resta che attendere l’aggiornamento delle classifiche di Coppa Lombardia, che da una prima spunta dovrei aver fatto passi avanti in classifica a punti di categoria...

venerdì 25 giugno 2010

GF Pantani: -2


Ormai ci siamo. Questa settimana, complice una bella tonsillite, riposo assoluto, e dalla serie non tutti mali vengono per nuocere, non ho lavorato, e mi sono potuto rilassare preparare per benino.
Nonostante ciò, anche questo mese mi sono allenato bene, circa 1000km, mi sento pronto, e mi auguro di interpretare nel modo giusto tutte le fasi del percorso, e di fare una bella gara.

Domani mattina si parte per l'Aprica, e vi aggiornerò sulla corsa, ovviamente pena mi
riprendo...

In bocca al lupo a tutti!

venerdì 18 giugno 2010

Test sull'Alpe Viceré



Giro di media difficoltà: Colma di Sormano da Maglio e Alpe Viceré, 120km e 1800mt di dislivello.

Non potendo aggregarmi al mio amico Gabri, che andava in ricognizione sul Mortirolo, per motivi di logistica famigliare, mi sono "accontentato" delle due salitelle dopra indicate, da solo, visto che sono dovuto partire prestissimo, ore 6.15. Da notare che scendendo dalla Colma di Sormano, fa decisamente freddo, è vero che sono le 8.30 e siamo a 1000mt, però tra una settimana, poco dopo le 9.00 si scollina ai 2600mt del Gavia, non so se rendo l'idea...

Da casa, fino alla cima della Colma di Sormano, a ritmo medio, per verificare il passo che dovrei tenere domenica da Edolo alla cima del Gavia.
Poi una volta giunto ad Albavilla ho testato la condizione sulla salita che porta all'Alpe Vicerè. Una salita non molto lunga, irregolare, di media difficolta (Dati Salita).
Ho cercato di salire forte e regolare, senza tirarmi il collo: 23' 29" più di un minuto in meno rispetto al tempo registrato ad Agosto 2008 (l'anno scorso non mi è stato possibile abbassarlo). Ovviamente sono molto contento, non fa altro che confermare le buone sensazioni che ho in questo periodo, ed allo stesso tempo sono rimasto sorpreso dalla VAM finale: 1200mt.

Ora non mi resta che attendere pazientemente domenica, nel frattempo ovviamente ci saranno un pò di giretti in Brianza...


Visualizzazione ingrandita della mappa

giovedì 17 giugno 2010

GF Pantani: Inizia il CountDown, -10gg...

Ormai stiamo lentamente entrando in clima Pantani. Sarà la mia quarta partecipazione, in questa GF, che è quella che mi ha attirato in questo mondo, che ormai reputavo lontanissimo.
Ricordo ancora quando nell'inverno 2005, mentre navigavo su internet dall'ufficio, mi imbattei nel sito gsalpi.it, dove veniva presentata questa gara.

Non credevo ai miei occhi, era da poco che avevo ripreso a pedalare, e non mi credevo capace di poter mettere insieme Gavia, Mortirolo e S. Cristina, nella stessa giornata. A quel tempo conoscevo solo il Mortirolo, di cui avevo un ricordo, ben impresso nella memoria, dal 1998, quando lo affrontai con un MBK scassata (ed anche un vago ricordo del tratto successivo che portava a Trivigno... ), e le altre due erano del tutto sconosciute.

Infatti nel 2006 non la feci, in verità non feci alcuna gara, continuai con il mio spirito ciclo sportivo. Le affrontai comunque tutte e 3 le salite quell'anno, separatamente, mentre nella testa e nel cuore, lo spirito agonistico stava pian piano prendendo piede...

Decisi quindi di iscrivermi nel 2007, e non dimenticherò mai quella calda giornata. La fatica fu tanta, ma questo ricordo, venne spazzato via dalla determinazione sul Mortirolo, e dalla forte emozione che provai negli ultimi km del S. Cristina e sul traguardo: incredibile, ce l'avevo fatta!!!

E' per questo che tengo particolarmente a questo evento, che mi auguro di onorare al meglio anche quest'anno: l'importante è esserci, tenere duro nei momenti difficili che probabilmente bisognerà affrontare su queste salite che sono entrate nella storia, del Giro d'Italia, e indipendentemente da come andrà, arrivare è un successo, il resto è contorno...


domenica 13 giugno 2010

Il Passo dello Spluga


Link Album Fotografico

Dopo domenica, ci ho preso gusto ed ho deciso per il passo dello Spluga, da entrambi i versanti.
Il versante da Chiavenna, è infinito, interrotto da due tratti pianeggianti, e il settore difficile è proprio quello in mezzo a questi: 8km sopra l'8%...
Nel complesso è una salita molto discontinua, e vista la sua lunghezza, ben 30km, è meglio partire tranquilli.
La pecca di questo versante è che è un pò trafficato, almeno fino a Madesimo.

Personalmente, sono innamorato del versante svizzero: da Splughen. Lo feci nel 2007 in un giro di cui parlerò più avanti, e rimasi molto colpito. Misura poco meno di 9km, non è difficile, almeno i primi 5, ma è bellissimo da un punto di vista paesaggistico. E vista che è relativamente corta, consiglio vivamente, dopo essere saliti da Chiavenna, di scendere e risalire, in un'oretta si fa tutto...

Stamane sveglia all'alba, 5.40, trasferimento fino a Novate Mezzola. Il meteo, non invoglia di certo a partire, ma visto che ormai mi sono fatto un'ora di auto, decido di iniziare comunque e di vedere come va; al massimo giro la bici e ritorno indietro.
Devo dire che mi va bene, nella prima parte, c'è molta afa, poi verso la cima fa decisamente freschino. Il cielo è sempre coperto, ed ogni tanto il sole fa capolino.
Durante l'ascesa trovo pure la voglia di fare qualche SFR nel tratto centrale. In verità volevo fare degli esercizi specifici nella zona alta della salita, ma fa troppo freddo e preferisco scendere subito verso Splughen. Diciamo che mi gioco un jolly da paura (il meteo è sempre negativo). In discesa xò trovo pure la voglia di fare qualche foto.
Una volta a Splughen, giro la bici e riparto quasi immediatamente, e di buona lena: sta iniziando a piovere. Devo dire che mi va bene anche stavolta, nel tratto centrale, esce pure il sole, e mi posso godere appieno il paesaggio che mi circonda.
Poi durante gli ultimi 4km torna il freddo, e durante l'ultimo ho pure un forte vento contrario.
In cima la foto di rito e poi la picchiata verso Chiavenna.

Oggi le discese le affronto con cautela, è bagnato, e la strada è piena di detriti (deve aver tempestato di brutto la notte precedente).
Infine il rientro verso l'auto, sotto il sole a quasi 30°. Oggi ho fatto solo 110km con un buon dislivello, 2613m...



lunedì 7 giugno 2010

07.06.2010 - Ricognizione Pantani


Album Foto Completo

Un’unica e sola idea prevista per questo weekend: ricognizione GF Pantani.

Era dal lontano 2006 che io e mio fratello non "incrociavamo" le nostre ruote, un'eternità. E' per questo che ero molto contento, prima ancora di partire. Del resto se da allora ad oggi ho macinato migliaia di km, è anche grazie a lui, visto che durante in nostri piccoli duelli ho preso coscienza delle mie possibilità....

Siamo partiti alle 9.00, dall’Aprica, e con calma, molta calma, ci siamo diretti verso Ponte di Legno.
Per chi prenderà parte alla GF, segnalo nella discesa verso Edolo, un restringimento della carreggiata al 3,4km.
La giornata è calda, serena e offrirà una serie di panorami indescrivibili, che distraggono e non fanno sentire la fatica. L’ascesa verso Passo Gavia la affrontiamo tranquillamente, solo negli ultimi 4km provo ad alzare il ritmo, per sentire come realmente messo: speravo un filo meglio. Non so se è altezza, siamo sopra i 2mila, di certo non ho ancora smaltito completamente la GF di mercoledì.

In cima ci facciamo una lunga pausa al Rifugio, si sta benissimo, ci sono circa 20° e il paesaggio intorno con tutta quella neve mette una pace…

Scendiamo quindi verso Bormio, per poi dirigerci verso Mazzo. Il forte vento contrario infastidisce un bel po’, almeno fino alle Prese, poi lo si sente meno (la strada in questo tratto sarebbe chiusa al traffico, ma è tranquillamente percorribile anche con la bdc).

Arriviamo a Mazzo. Fa molto caldo, mio fratello è stanco e decide di andare verso Stazzona, dove mi attenderà, mentre io proseguo sul Mortirolo (sinceramente mi scocciava farlo da solo, e avevo anche rinunciato, lui ha insistito, e vabbè)

Le prime rampe del Mortimazzo, passano tranquillamente in agilità, la gamba sembra girare ancora bene. Ovviamente poi dalla chiesetta iniziano i dolori. Però devo dire che pensavo peggio, cerco di salire sempre in agilità, anche se come dice il mio amico Gabri, questa non è una salita che puoi scegliere il passo, si sale e basta.

Dopo un’ora e venti scarsa dalla chiesetta arrivo al cartello del Passo. Ripeto pensavo peggio.
Quindi poi proseguo verso Aprica, per ripassare i vari saliscendi che ci sono da qui a Trivigno.

Alle 17.20 sono di nuovo alla macchina, e rientro verso casa, post prelivo brother a Stazzona.

Sono venuti fuori 155km e 3590mt dislivello. Sono molto contento di aver fatto questo giro, non mi interessava fare i tempi, ora sono più tranquillo in vista della GF.
Ovviamente adesso prevedo un periodo di scarico, dopo questi giorni intensi: 500km in 5gg sono tanti, soprattutto con una GF di 2700m e il giro appena descritto.

sabato 5 giugno 2010

Ruote Nuove: Ambrosio Jazz 2011

Con l'acquisto di queste ruote, termino l'upgrade della mia Orca, versione 2010. Le Ambrosio Jazz 2011 sono le ultime nate da questa casa, le ho viste (e mi sono subito piaciute), in esposizione negli stand di Cesenatico, e dopo un consulto con il mio meccanico di fiducia, mi sono definitivamente dirottato in questa direzione, anche perchè volevo una cosa un pò diversa, da quello che si vede spesso in giro...

Premetto che non sono molto afferrato in materia, però sin dalle prime pedalate ho evidenziato una differenza enorme, rispetto alle mi Ksyrium Elite (ormai alla frutta), tanto che mi sembrava di essere su un'altra bici.

Dalla prima uscita, in verità molto tranquilla, mi sembrano belle rigide, scorrevoli e reattive, insomma un bell'acquisto. Nei prossimi giorni avrò modo di testarle in salita, e soprattutto in discesa, dove mi preme di più capire il comportamento, per prendere familiarità con il mezzo.
Ovviamente riferirò quelle che saranno le mie prossime impressioni, anche se, non ho altri riferimenti (spero un giorno di poter provare le R1/R0 o Durace C24, per poter fare paragoni oggettivi).

Di seguito qualche foto veloce:






giovedì 3 giugno 2010

02.06.2010 GF Tour dei Vigneti


Tornando a casa in macchina con il mio amico Gabri, non ero di buon umore. La gara è stata dura, il caldo ha fatto capolino, il percorso si è dimostrato bello tosto, mai un attimo di respiro, sempre a smanettare con quel cambio, 50-34, 34-50, 50-34, se fosse uno strumento musicale ne sarebbe venuto fuori un bel assolo, ma di quelli tosti....

Salite che non sono salite, discese che non sono discese, da far venire il mal testa…
Era la prima volta che lo affrontavo, e non ho mai trovato il bandolo della matassa, trovandomi troppo spesso da solo quando non dovevo.

Mi sentivo bene, molto bene, il ritmo nei primi km è stato basso quindi la prima salita, è passata senza grosse difficoltà. Così anche sulla seconda e terza. Forse mi sentivo troppo, forse avevo una gran voglia di strafare, così, invece di partire con calma e venire fuori alla distanza, come faccio di solito, e bene, nelle gare lunghe, tengo ritmi troppo alti, per una gara così lunga e dura (analisi a posteriori).

Infatti sui saliscendi successivi a Passo Carmine, comincio ad avere qualche problemino, che continuano sull’ascesa verso Pietragavina. Ma è sui Tre Passi che la fatica comincia a farsi sentire, sul serio, e perdo le ruote di un gruppo importante: gambe vuote, e pesantezza di stomaco. Cerco di tener duro, in effetti non scollino molto dopo di loro, sono sempre nel mio campo visivo, peccato che non riesco, posso, voglio sfruttare la discesa per recuperare terreno, troppo brutte, troppo pericolose e troppa gente a terra ho già visto e vedrò…

Risultato che mi ritrovo ancora solo a smazzarmi un bel tratto di pianura, prima di essere raggiunto da un gruppo, precedentemente seminato sui Tre Passi; gruppo che poi sulla successiva salita non riesco a tenere: stesso film della precedente, sia a salire che a scendere. Non è che non vado, ma mi manca quello spunto, per riuscire a rimanere agganciato, perché anche sulla successiva salita verso Cerchiara li vedo, mi sembra di salire bene, ma niente da fare.
Scollino solo, quasi tutto da solo affronto il tratto verso la penultima salita, dove come nelle precedenti, perdo le ruote dei miei due compagni e in cima vengo risucchiato in un altro gruppo con il quale poi “arrivo”. Ovviamente pure questo non riuscirò a tenere sull’ultimo strappo verso l’arrivo: un arrivo che così come messo mi piace, ad aver avuto gambe, e forse una testa diversa, si poteva cercare di onorare al meglio. Per la cronaca termino in 5h 24 Real Time.

Come dicevo all’inizio, non ero molto soddisfatto, perché credo d’aver gettato al vento, un’ottima occasione per dare una svolta concreta in Coppa Lombardia. Partendo più calmi, probabilmente, sarei riuscito ad arrivare con il mio amico Gabri (4 minuti avanti), e al posto di fare il 10° (che come sono andate le cose, è un gran bel risultato), sicuramente il 9° l’avrei centrato, e forse mi sarei potuto giocare l’ottava piazza.

Ormai le cose sono andate così, con i se e i ma, non si va da nessuna parte, quindi archiviamo sti vigneti definitivamente, e ne prendiamo i lati positivi che sono emersi: la condizione è ottima, sono andato in difficoltà, ma non sono saltato del tutto, i miei avversari non sono poi così distanti, e sono sempre li per giocarmela, fino alla fine.

Ed ora le salite, le discese, quelle vere, quelle della Pantani…

martedì 1 giugno 2010

Totali a Fine Maggio 2010

Anche questo mese sono riuscito ad pedalare bene, anzi benissimo: 1450km 18.700mt dislivello in 14 sedute di allenamento e 3 Gran Fondo.
Quindi il totale da gennaio: 4900km e 60mila metri dislivello.

Ovviamente sono molto contento, la condizione è buona, ed oggi è iniziato un altro mese importante, con altre due Gare di Coppa Lombardia.
Domani GF Vigneti, il giro di boa del circuito, e a fine mese il momento clou della stagione: la GF Pantani. Non vedo l'ora di domani pomeriggio, perchè così mi posso finalmente concentrare a questo bellissimo evento...