"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

domenica 22 agosto 2010

Ricognizione GF Colnago

Da 2010.08.22 - Ricognizione Colnago


Per prima cosa voglio ringraziare Andrea, alias Bart651838, che ci ha fatto da guida su tutto il percorso, e ci ha offerto un succulento servizio post giro, doccia e pranzo. Grazie di cuore, anche a tutta la gentilissima famiglia.

In bici siamo partiti all'ombra del Castello di Rivalta, Io, Gabriele ed Andrea. Per giungere sin qui in auto, in pratica abbiamo percorso tutta la prima parte della GF: consiglio in gara, è bene stare al centro della carreggiata, ai lati l’asfalto è rovinato e ci sono molte buche.

Partiamo molto tranquillamente, e ci permettiamo anche una pausa caffè nel centro di Agazzano. Da qui la strada comincia a salire, e fino a San Gabriele, si susseguono leggeri saliscendi.

A San Gabriele, inizia la salita che porta al passo Caldarola 12,5km.
L’inizio della salita rispetto le edizioni è differente, non si fa più l’inaspettato strappo sulla destra, ma, 50m dopo, si gira sulla sinistra, ed è decisamente più dolce. Si tratta di una classica salita collinare, che alterna strappi duri, a tratti più dolci, a volte anche in discesa. Al momento dopo 2-3km c’è un tratto di 50mt dove la strada è un brutto sterrato, speriamo venga sistemata entro la gara. Dopo Casa Zucconi, la strada si ricongiunge con il vecchio percorso, e dopo Casa Paradiso in pratica la salita lascia posto a un lungo tratto di in buona parte pianeggiante di circa 2km dove ci si può alimentare.
Lo consiglio, perchè la sucessiva discesa (11km) è molto tecnica, stretta e ci sono un pò di buche. Meglio essere concentrati.

Da Mezzano a Perino ci sono circa 6km di strada stale larga agevole, meglio stare coperti.
Qui c’è ristoro, e bivio medio-lungo. I lunghisti girano a destra e dopo 900m di falsopiano, inizia l’attacco secco del Santa Barbara.
Questa salita la si può dividere in due tronconi: i primi 10km molto duri, pendenze spesso in doppia cifra, ma che per fortuna ogni tanto vengono alternati da tratti più agevoli.
Dopo questi 10km inizia un tratto, a favore, anche in discesa, di 2,7km per poi riprendere a salire con decisione per altri 6,3km dove la “musica è sempre la stessa”. In totale sono 18,9km.
Secondo è meglio mangiare qualcosa nel tratto di pausa della salita, perchè anche la successiva discesa verso Perino non è affatto agevole. Inoltre dopo l’abitato di Pradovera, si entra in una stradaccia un pò dissestata. Dopo 13km di discesa, abbiamo un tratto di 2,6km prima di iniziare il passo del Cerro.

La salita verso il Cerro, inizia al ponte dopo il bivio. Da qui alla cima sono circa 10km di strada larga, e pendenze poco impegnative. Solo dopo casa Matteo c’è uno strappo duro, ma è breve. Poi sino allo scollinamento è poco più di un falsopiano. La successiva discesa è identica, veloce, alla “Valentino Rossi” come definito da Andrea.
Dalla fine della discesa a Ponte dell’Olio sono 12,6km, tratto veloce, meglio stare in gruppo.

Qui abbiamo uno strappo di 1,5km. Sarebbe stato bello che venissero confermate le voci che dicevano che l’arrivo sarebbe stato spostato qui, darebbe un senso a questa salita, e si potrebbe affrontare con calma i circa 30km che riportano a Piacenza.
Invece nulla, ci spacca le gambe inutilmente su questo tratto che si presenta con un bel cartello di pendenza sopra il 10%, per poi dover cercare di restare aggrappati al gruppo fino all’arrivo.

La nostra ricognizione finisce a Niviano, dove poi rientramo alle macchine.

Giornata afosa, come nel 2007, quindi credo ci sarà da soffrire.
Il percorso in parte me lo ricordavo, ma sono molto contento d'aver fatto la ricognizione, così so esattamente quello che mi aspetta e come comportarmi.
E poi ho potuto ammirare i bei panorami gentilmente offerti dall'Appeninno piacentino.

Le Prime due salite, non sono facili da interpretare, per via dei continui cambi di pendenza. Il Santa Barbara è tutt’altro che facile, in più fa sempre un caldo bestia e c’è poca vegetazione.
Sul Passo del Cerro, se si hanno ancora energire, si può fare una bella differenza. Poi dalla cima ci si può augurare di arrivare con lo stesso gruppo fino all’arrivo. Come già detto, lo strappo di Bagnolo, è troppo corto e lontano dal traguardo per pensare a chissà quale recupero.
Nel complesso il percorso è difficile: noi abbiamo percorso 129km e 2540mt dislivello.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per il dettagliato resoconto ... ne farò buon uso ;-)

Cristina

Babo ha detto...

il mio dilemma è ancora medio o lungo? il santa barbara non perdona, lo so bene... ;)
Barbara