"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

domenica 16 gennaio 2011

Giro del Lago di Garda


Il tempo a Bardolino non invoglia a prendere la bici e partire. Scenario spettrale con nuvole basse e tanta umidità. Io, Gabry e Paolo Partiamo verso sud, agili e veloci. Quasi subito si incontrano due falsipiani inzidiosi. Il lago in questa fase si vede poco. A Peschiera del Garda inizia la parte piu noiosa che ci porta fino a Salo. Al trentesimo km a Paolo si rompe un raggio ed è costretto a ritornare alla macchina. D'ora in poi siamo solo due.

Scendendo verso Salò finalmente si apre di fronte a noi il lago, nella sua veste malinconica, a me molto familiare.

Passato Salò si inizia a risalire verso nord e finalmente il lago ci accompagna insieme al suo inconfondibile profumo. Gli scenari mutano continuamente e si passa dalle pompose ville, ai fantastici uliveti, alla terra brulla e selvaggia. Puttroppo ci sono anche tante gallerie alcune delle quali buie e strette. È bene avere una luce sulla bici e pure le bretelle catarinfrangenti.

Nel frattempo pian piano la foschia si è dissolta lasciando spazio ad un cielo azzurrissimo che fa da contrasto alle bianche cime
innevate che fanno da cornice ad uno splendido lago.

Arriviamo quindi a Riva del Garda e ci dirigiamo nella sua splendida piazza. Non è freddo e decidiamo di berci un caffé per godere di tutto questo.

Ripartiamo e ci dirigiamo verso sud. C'é un pò di vento contrario e la strada spesso è in flsopiano, ovviamente a sfavore. Anche in quesIto versante il paesaggio muta
continuamente e si ritorna nella nebbia e foschia com e per metterci in difficoltà psicologica. L'andatura non ne risente.
Finalmente incontriamo un ragazzo che ci dà qualche cambio fino alla macchina.

Erano mesi che non uscivo in bici dopo Gabry e sono conteto d'aver codiviso questa avventura. Mi dispiace molto per Paolo che conosco da tempo ma non abbiamo pedalato assieme. Speriamo che la prossima volta vada meglio.
Per me era un test importante, volevo capire la situaziome psicologica e fisica. Le risposte sono state ottime: psicologicamente avevo voglia e fisicamente stavo benone. Solo i primi due falsipiani mi sono andati indigesti e non riuscivo a tenere il passo dei due. Poi la gamba ha iniziato a mulinare bene ed ha tenuto alla grande x tutti i 140km. Mi sarebbe piaciuto fare altri 20km.
Abbiamo percorso l'intero itinerario in 4h 30' a 31,5 di media.

Tecnicamente il percorso é semplice, solo 600mt di dislivello (il lago di como è decisamente più impegnativo). La differenza la può solo fare il vento che qui difficilmente manca.


Visualizzazione ingrandita della mappa

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Ma quando passate per Salò, lo gridate "SAVOIAA!!"?

Marines ha detto...

Grande,un SUPER Giro......

A BUMBAZZZZZZZZAAAAAAAA