"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

venerdì 20 maggio 2011

Classifiche di Coppa Lombardia dopo la 4a prova

Sono uscite le classifiche dopo la prova delle Alpi. Non mi aspettavo nulla, ho semplicemente avuto conferma che quest'anno non ne ho abbastanza per entrare nei dieci di categoria. Anche senza la foratura, sarei comunque arrivato fuori dai dieci. Dimostrazione che nulla succede per caso. Serenamente alzo bandiera bianca. Onorerò comunque le prossime due prove, ma senza più troppe menate di classifica.

lunedì 16 maggio 2011

La Vençoise: Ottime notizie dalla Francia!

Tutta un’altra cosa rispetto alle granfondo italiane. Del Team Cassinis Siamo in Sette, ospiti a casa del Presidente. Ci iscriviamo in loco e già il numero è di buon auspicio: 314 (mio mese e giorno di nascita). E’ anche facile intuire che saremo “pochi intimi”.

Si parte dal centro di Vence. L’atmosfera è davvero rilassata, niente a che vedere con l’ansia e aggressività della Coppa Lombardia. Nonstante arriviamo in “griglia”, un quarto d’ora prima della partenza, riesco a inserirmi in buona posizione in griglia. 

Pronti via, subito in salita, subito a tutta! Ci sono i 9 km del Col de Vence da spianare. Vado su come posso,  un pò limiato dalle residue inutili fatiche della GF Alpi, e un pò dalla colazione non ancora assimilata in toto. Normalmente potrei tenere un ritmo un pò più alto. Dopo i primi 7 km vedo che c’è già un gruppetto di testa di 9 seguito da altri 5-6 (sono circa al km 8). 

Al Col de Vence ci raggruppiamo in 3, tiriamo un pò a turno, personalmente, senza ammazzarmi. Siamo ancora all’inizio e meglio preservare le energie. Non c’è un metro di pianura, continui falsopiani che fatti al vento ti logorano senza che te ne accorgi. Non passerà molto, che verremo poi risucchiati da un folto gruppo: qui sto bello coperto e ciò mi permette di recuperare molto bene, e per fortuna man mano che passano i km mi sembra di migliorare. 

Passiamo agilmente il Col de Cornille e giugiamo al bivio medio–lungo: come da prassi girano quasi tutti per il corto, e restiamo una ventina. Inizia il Col de Lattes, 6km pendenza massima 4%, non la si può considerare salita, ma fa selezione: sono ancora nella pancia del gruppetto quando vedo due andare via, mi faccio sfilare e con una bella tirata mi accodo. Altri tre faranno lo stesso, ed in sei ci avvantaggiamo.

Quindi il Col deBleine per un’altra scossa: 5km 6-7%, questa è salilta "vera", che si fa sentire nelle gambe. Fino ad un km dalla vetta riesco a stare in contatto visivo di due che salgono apparentemente facile. Scollino solo, e dopo aver perso tempo ad un incrocio mal segnalato, riprendo la “retta via” insieme ad un altri 2. E’ incredibile, nonstante siamo in pochi, trovo sempre qualcuno con cui condividere la strada! Ma è fondamentale, nonostante siamo in discesa, c’è vento contrario, e stare coperto mi permette di risparmiare ancora energie preziose. Intanto il gruppo si allarga un pochino...

Finalmente giungiamo all’inizio dell’ultima salita (Col de Vence da bv D2-D3), la prendo a cannone e saluto la compagnia. Anche questa ha pendenze dolci (intorno al 6%), ma salire forte fa la differenza. Finalmente rivedo i due (insieme ad altri) che mi hanno lasciato indietro sul Col de Bleine, e a fine salita riesco a riaccodarmi: all’arrivo manca ancora un falsopiano, e la discesa verso Vence. 

In quota c’è un meteo terribile: nuvole bassissime, poca visibilità, e bagnato come se piovesse. Dopo un primo tentativo andato a vuoto di avvantaggiarmi sul falsopiano, ci riprovo con successo in discesa! 

Arrivo in solitaria: con mia enorme sorpresa, la classifica recita 12° assoluto e 2° di Categoria!

Scoprirò poi che è stato l’attacco sferrato in discesa, a permettermi di guadagnare la seconda posizione in categoria, con tanto di premiazione finale!

Ma le sorprese di giornata non finiscono qui: pure la mia compagna di squadra, Barbara, vince la classifica assoluta femminile nel lungo! Incredibile!

Che dire, ce l'ho messa tutta si, ma non sono andato nè più nè meno di altre volte. Semplicemente questa volta la fortuna ha giocato dalla mia. E nello sport ci vuole anche questa.

Un ringraziamento speciale a Mario (il nostro vulcanico Presidente) e Bea che mi hanno invitato e ospitato nella loro bellissima dimora di Tourrettes Sur Lup: è proprio grazie a loro che ho avuto questa incredibile opportunita!





giovedì 12 maggio 2011

Si riparte...

“Fragili, coraggiosi, incoscienti: le discese sono la sfida più estrema. Mario Fossati le chiamò "a tomba aperta": fischio di tubolari e freni sull'orlo dell'abisso. Si muore sul lavoro, da gregari, sempre lontano da casa. Il paradiso di chi corre è in pianura.”
di GIANNI MURA


E’ sempre sottile il confine di rischio, in ogni cosa.
Commoventi, le immagini, della tappa del giorno dopo.
E questa foto, parla da sola.
Non resta che riflettere quando si è in bici, e stare sempre attenti, anche se a volte non basta. Putrtoppo, ne so qualcosa purtroppo.
Il Giro, è una festa, per i corridori, per gli spettatori, per l’Italia, per il Mondo. E poi una Corsa.
E continueranno a correre i ragazzi, con qualcosa in più nel cuore.

lunedì 9 maggio 2011

GF Alpi: che peccato...

Della Gran Fondo delle Alpi 2011 mi rimarrà il bellissimo gesto di Fabrizio C., che vedendomi fermo a bordo strada alle prese con una foratura, senza pensarci su due volte, si ferma e mi da la sua ruota per terminare la gara. Lui si stava facendo una “sgambata”, in ripresa dopo l’incidente subito un mesetto fa.

Fino alla foratura, all’attacco della salita di Triangia, era andata benissimo: dalla partenza in prima griglia, all’ever evitato cadute in gruppo, all’aver iniziato il santa Santa Cristina con il gruppo di testa. Poi ci avevo messo del mio, con il Santa Cristina, salito forte (un minuto in meno dello scorso anno!), e le successive salite di Teglio e Ponchiera in testa al gruppo (che si era formato a fine discesa dell’Aprica) e con cui prevedevo di arrivare all’arrivo (arrivato tra l'89a e 102a posizione assoluta). In verità sulla Teglio avevo provato anche ad avvantaggiarmi, ma la gamba, giustamente affaticata, non mi ha permesso di fare la differenza che volevo.

Quindi la foratura (e la camera d’aria di riserva difettosa!). Una volta ripartito, ovviamente non avevo più quella verve agonistica, e me ne sono rientrato a Sondrio mesto (e in solitaria, per scelta), non tanto per la foratura in se (fa parte del gioco), ma per l’essere uscito definitivamente dalla classifica di categoria di coppa. Ovviamente non è per questo che non ci riuscirò ad entrare nei primi dieci, la categoria è veramente molto forte.

La nota positiva, è che la condizione è constante in crescita, speriamo di far meglio nelle prossime gare.

mercoledì 4 maggio 2011

Giro d'Italia 2011... che brividi




"Ti avverto
Sul mio corpo hai cercato la Gloria
Mi hai sfidata
Ed io, mi sono lasciata conquistare
Mi hai conosciuta
Hai sentitato il calore dell’abbraccio della mia terra
Testimone dei tempi
Storia dell’anima umana
Scrigno della memoria
Sono l’Italia
E questo è il mio giro
Che, Pedala"

martedì 3 maggio 2011

Totali Aprile 2011

Tra alti e bassi, Aprile è in Archivio.

Totali di Aprile:

16 uscite (di cui 2 GF)
1.340km percorsi
16.000mt dislivello.

Da Gennaio, 3.930km e 46.000mt