"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

sabato 18 maggio 2013

Un Passo Della Cava di buon mattino


Dopo aver sgretolato il mio best time sul Col de Vence registrato nel 2011, decido di andare sul Passo della Cava, una delle mie salite preferite in assoluto. Una volta era una meta quasi fissa, oggi non più, difatti non ricordo quando è stata l'ultima volta, so che è di tempo ne è passato tanto. Motivo semplice: se non sei allenato qui soffri e basta.

Gli archivi dicono che il best time è risale a luglio 2010, a pochi giorno del Giro delle Dolomiti: 45' 23".

Sinceramente non sono partito con la pretesa di battere quel tempo, mi sarei accontentato di arrivarci vicino.

Ore sette (ultimamente sono mattiniero :D) sono già a Porlezza, ed inizia la scalata, con un ritmo regolare, senza esagerare. Studio Cuore e Gambe: il primo sembra essere assente, le seconde invece ci sono.

Per i primi 7 km salgo regolare, e apparentemente facile, il cuore non da cenni di vita, quindi penso che non è giornata. Poi mi rendo conto che forse il tempo è buono, decido di provare ad accellerare ed il cuore risponde, "ah! allora ci sei!?!?!"

Mi sciroppo le ultime rampe al 13-17% in un modo che così non mi era mai capitato, ed in cima registro un incredibile, per ovviamente, 44' 31".
E a casa scopro che vale il titolo di KOM su Strava.
Fantastico.


Ed ora?
Valico della Cava, sto arrivando...

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