Forse forse ci siamo. Domenica mattina, nonostante una giornata passata in montagna con la famiglia, ed ho nelle gambe un buon 5h di camminata, parto con la convinzione di migliorarmi sul Passo della Cava da Porlezza.
Il tempo non sembra dei migliore, c'è qualche nube minacciosa, ma almeno non c'è l'afa asfissiante, anzi fa quasi freddino (parto alle 7 del mattino).
A Porlezza si parte a tutta, e cerco di mantenere alto la VAM indicata sul ciclocomputer. In pratica provo a regolarmi con quella, il cardio manco lo guardo. La gamba nonostante non mi sembra brillante risponde bene. Soprattutto nei tratti in forte contropendenza, cioè contrariamente a quanto successo in tutta la stagione.
A Corrido, arrivo in 9' 40", ed è già un ottimo parziale, ma non mi esalto troppo, perchè non sarebbe la prima volta che dopo salto.
Tengo benissimo per tutto il paese (uno dei tratti peggiori della salita) e anche nel tratto sucessivo leggermente più facile, infatti ai 5km (madonnina) arrivo in 21' 31".
Di solito qui iniziano i problemi, invece stavolta mi sembra di riuscire a tenere ancora un buon ritmo, anche se non è facile, perchè la salita è molto irregolare, ed è un continuo smanettare sul cambio.
Dal settimo al nono km, la salita si alleggerisce un poco, e qui forse annaspo un pochino, perchè non riesco a trovare la giusta frequenza di pedalata: in alcuni punti qui si può tranquillamente viaggiare ai 20 orari, ma non ci riesco. Ai piedi dell'ultimo strappo arrivo con un buon 39.26 (prima volta sotto i 40').
Quindi provo e riesco ad aggredire i successivi 4 tornati con pendenze oltre i 10%; nel frattempo mi superano un paio jeep, che già mi infastidiscono x la puzza, poi una ha la brillantissima idea di fermari in mezzo alla strada (larga un paio di metri) a parlare in un punto cruciale: in fondo ai una discesina di 100mt che si sfruttare come rampa di lancio per l'ultimo strappetto.
Nonostante non possa godere di questo slancio naturale, riesco ad arrivare al cartello con un'ultima sfiancante progressione in un buon 45' 54". Certo senza quella cavolo di macchina sarei riuscito a limare qualcosa, però sono molto soddisfatto xkè finalmente sono riuscito a scendere sotto i 46', con la consapevolezza di poter fare ancora qualcosa di meglio. (Spero a fine settembre di avere ancora questa condizione per riprovarci)
Quindi scendo verso Carlazzo, poi Corrido, Porlezza e Claino. Affronto la Osteno con calma, scendo ad Argegno e risalgo a Schignano, sempre con calma.
I vari laghi offrono i soliti panorami stupendi, e riescoa anche godermeli, visto che non soffro. Peccato, per paura che piovesse, non abbia portato la macchina fotografica, un bel paio di foto le avrei fatte volentieri.
Quindi ridiscendo ad Argegno, e me ne ritorno a Tremezzo. E' ancora abbastanza presto, 11.20, e mi viene la balzana idea di salire a Rogaro. Di solito la evito, perchè su 2km, il primo 1,4 è terribile. Siccome mi sento bene, provo a salire forte. Ed ho ragione perchè arrivo al Bel Sit in poco più di 5' (altro best time).
Scendo dalla variante, ritorno a tremezzo e risalgo verso casa, a Volesio. I primi 100mt li faccio con calma, alla curva del comune mi viene un'altro schizzo, e ri-parto in quarta. Arrivo a Volesio in 3' 10" (1,2km di salita) cavolo a momenti scendo sotto i 3'.... e chi l'avrebbe mai detto?!?!?!
Una rondine non fa primavera, domenica c'è la Fausto Coppi, 200km e 4500mt dislivello, dove l'obiettivo è semplicemente arrivare, in condizioni decenti....
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2 commenti:
Alla Fausto Coppi farai bene.....cerca solo di alimentarti bene.Era nei miei programmi ma la settimana di ferie senza bici mi ha tolto un pò di brillantezza.
Grazie del consiglio! Cercherò di mangiare il più possibile, la nove colli insegna ;-)
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