"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

mercoledì 29 giugno 2011

La Marmotte: ci sono...

Due erano le Gran Fondo che anni fa sognavo di partecipare. Una era la GF Pantani che è stato molto facile prendervi parte, essendo molto vicino a casa. Meno è stato portare a termine in 5 lunghi...

La seconda era La Marmotte!
Una granfondo di prestigio, di livello internazionale che non ha bisogno di presentazioni!

175km da percorrere e ben 5 mitiche salite che hanno fatto la storia del Tour de France:
Col du Glandon
Col du Télégraphe
Col du Galibier
Alpe d'Huez

Per quattro anni mi è sfuggita, ma questo sembra essere l'anno buono: sabato mattina ore 7.50 a Bourge d'Oisans inizierà l'avventura!

Ci tengo a dirlo, questo è stato solo grazie al Cassinis ed al suo generoso Presidente Mario, che a Novembre, ha accettato di buon grado di iscrivermi insieme ai suoi ragazzi, nonostante fossi un Pianeta Bici e nulla faceva pensare che potessi cambiare maglia.

Sarà l'ultimo atto di questa prima intensa parte di stagione, e sarà onorata come si deve.
L'obiettivo che mi sono prefissato è molto difficile da centrare, quasi utopico: 7 ore!
Sono matto? Lo so, ma ci proverò fino in fondo...

Stay Connected!

lunedì 27 giugno 2011

GF Giordana 2011: e sono Cinque!

Cinque anni fa ho iniziato a fare le Granfondo, per fare questa. E da allora mi sono sempre presentato al via, nella forma migliore possibile, e con l'atteggiamento mentale giusto, di chi vuole fare bene.
Forse è per questo che non ricordo mai la fatica patita sulle forti pendenze del Mortirolo o Santa Cristina, ma solo l'immensa soddisfazione di aver concluso la prova dando tutto.

E anche stavolta è successo questo. Rispetto al 2010 ci ho messo un minuto in più, due prove apparentemente identiche ma profondamente diverse.
Ho toppato l'obiettivo di finire entro le sette ore, ma sono sereno, più di così non potevo fare. Forse con una conduzione leggermente diversa nel post mortirolo mi avrebbe permesso di centrare questo piccolo obiettivo,
ma sono solo supposizioni, e con i se e con i ma non si va da nessuna parte.

La partenza in prima griglia, mi ha permesso di alzarmi e presentarmi in griglia con calma, e una volta partiti, fino alla cima del Gavia, bellissimo come sempre, vado a "velocità controllata".
La successiva discesa forte, si ma con testa, e non con la stessa aggressività, del 2010. Questo mi permette comunque di rientrare sul mio amico Luca (Makako Team) e successivamente Gabriele (Pianeta Bici) con i quali inizio il Mortirolo. Sono felicissimo di aver effettuato il tratto di trasferimento insieme a loro.

Mi sembrava di stare bene, e forse lo inizio il Mortirolo con troppo impeto. Dopo una leggera flessione nella prima metà mi riprendo bene (grazie ad Ale e Cri per la borraccia di acqua!), tanto da superare, a pochi metri dalla cima, Gabriele, per poi riprendere ancora Luca (E' facile intuire che avevo perso terreno su entrambi nei primi km)
Tempo ascesa Mortirolo: 1h 14' 54" (50 sec in più del 2010)

Cambio borracce volante in cima (Grazie Marco!) e siccome mi sento bene, forse forzo troppo nei tratti pianeggianti, perchè sull'ultimo tratto di salita prima della definitiva discesa verso Aprica, ho qualche crampetto e perdo terreno dal gruppetto. Nonostante gli sforzi non li prendo più, e li rivedo solo all'attacco del Santa Cristina.

Questa è una salita un che come al solito mi inganna: la prendo un pò forte facilitato dalle facili pendenze nei primi km, ma poi quando si inasprisce, patisco più del previsto con una sensibile flessione nell'ultimo km.

Qui perdo definitivamente le ruote di Luca che giungerà al traguardo con una ventina di secondi prima di me.

Giungo all'arrivo in 7h 00 54" Real Time, 125° assoluto, in quella che con molta probabilità, è stata la mia ultima partecipazione a questa gara.

giovedì 9 giugno 2011

La Vigneti Oltrepò Marathon

La Vigneti si trasforma improvvisamente nella mia migliore prestazione di quest’anno. Sono incredulo considerando la pochissima voglia di partecipare a questa gara, e che non digerisco questi percorsi.

La partenza è stato un vero e proprio schiaffo. Non ero proprio mentalmente pronto a menare a tutta. Ho faticato parecchio i primi km, e sono andato decisamente al di sotto delle mie possibilità. I primi strappi mi mettono veramente in difficoltà.

Arrivo a Casa Marchese, dopo 70km, nel gruppone insieme a Isa, maglia rosa e mia compagna di  squadra, Alberto, il suo prezioso gregario, e al mio amico Leo, che non vedevo dalla vacanza francese: rientra da dietro, e va come un treno, complimenti, e grazie per la borraccia!

Ed è proprio a Casa Marchese che decido di cambiare la mia corsa: inizio la salita forte. Leo mi segue, ed insieme ad tre/quattro formiamo un gruppetto, che mi metteno in difficoltà. Finisco il trittico Zavattarello, Pietragavina e Tre Passi in crescendo. Sul quest’ultima, grazie anche alle forti pendenze  guadagno parecchie posizioni (questa è la migliore parte della gara).

Scollino in solitaria, ma tiro dritto, senza aspettare nessuno. Al massimo mi prendono, e infatti verrò raggiunto da un pazzoide, che ogni curva a sinistra invade l’altra carreggiata, (me ne guardo bene di imitarlo!), e in due andiamo via benissimo (raggiungendo e superando anche qualche gruppetto).

Quindi il Carmine. Salita facile, e anche qui vado e scollino da solo. Dietro c’è un piccolo gruppetto, non ci penso  proprio a rialzarmi e affronto ancora da solo i successivi saliscendi, fino all’inizio dell’ultima discesa. E’ poco il vantaggio, ma sto molto bene, e preferisco provare a tenerli dietro.

Però in quest’ultima discesa stecco una curva e vado a sbattere. Peccato.  Per fortuna, riesco a riprendere velocemente, la bici non si è fatta nulla, ed io ho “solo” preso una gran botta alla spalla sx (che ancora oggi mi fa male). Ovviamente il gruppo in questione mi passa, ed io per poco non riesco a rientrarci. Finita la discesa li vedo li poco avanti, ma non riesco proprio a scattare (per il mal di spalla) per rientrare.

Li tengo comunque li per cinque km, poi mollo. Chiudo la prova in 3h 40’, 119° assoluto, soddisfatto.


Nel frattempo sono anche uscite le classifiche aggiornate di Coppa Lombardia: se alle Alpi mi è andata male per la foratura, ai Vigneti mi è andata benissimo, la caduta poteva avere conseguenze molto peggiori. Il risultato è che mi trovo ad affrontare la GF Giordana dalla 14° posizione di categoria. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte: cercherò di affrontare la Ex Pantani al meglio, solo dopo si tireranno le dovute conclusioni.

mercoledì 1 giugno 2011

Nove Colli 2011

(Con un pò di ritardo....)

Per me è una gara da onorare e da vivere. L'atmosfera che la circonda è unica, magica. Sapevo quali erano i miei obiettivi e limiti, ed ho cercato di star il più sereno possibile, ma man mano che le ore passavano mi sentivo sempre più nervoso. Cosa insolita.

La mattina ore 5:15 sono in griglia. Bella la sensazione di posizionarmi oltre il cavalcavia: per la prima volta parto dalla rossa. Mi trovo con i miei compagni di team, Alberto ed Isa. Faccio i complimenti ad Alberto, per la sua prova superba, ha chiuso in sole 6h 38', una moto!

Partenza non eccessivamente forte, adatta al mio ritmo. Dopo 18km perdo il sensore di velocita. Mi fermo inutilmente nel tentativo di recuperarlo. Da qui in poi sono al buio di qualsiasi dato tecnico, per fortuna conosco bene il percoso. Forse è un bene, le sensazioni non sono buonissime.

Continuo a sentirmi nervoso e non riesco a concentrarmi. Così i primi due colli. Poi sul Ciola decido di iniziare ad alzare il ritmo: mi rendo conto che è una pazzia, ma tanto che ho da perdere? Allo stesso modo affronto sul Barbotto, Montetiffi e Perticara. Fa caldo, ma non eccessivo, mi sembra ti tenere abbastanza bene.

Poi arriva il  Pugliano: anche qui riesco ad avvantaggiarmi sul gruppo con cui la inizio, ma inizio a sentire la stanchezza. La Stanchezza che condiziona l'ascesa al Passo Siepi, si trasforma in pesantezza sull'inedito dente che si affronta subito dopo. Tanto da arrivare sul tratto in piano prima del gorolo, a pochi metri da un gruppo al quale invano cerco di agganciarmi, e mi cuocio definitivamente.
Sul nono colle, quindi, sono piantato. Non va meglio nei successivi saliscendi dove soffro maledettamente e non tengo le ruote. Anche l'ultimo tratto in piano diventa infintio, e solo alla vista dell'ultimo cavalcavia mi rivitalizzo un pò, giusto per risalire il gruppo e tentare un'improbabile volata.

Nonostante tutto termino in quasi 7h 3', circa 16' in meno rispetto lo scorso anno. Anche se c'è un pizzico di amarezza per non essere stato sotto le 7h, sono soddisfatto, qui non si inventa nulla, e mi concedo un paio di birrette e la piada con la salamella...