Ed in settimana l'idea: Carenno da Calolziocorte, Valcava da Torre de Busi, Berbenno via Ceresola e ancora Valle Imagna e Valcava (da Valle Imagna).
Ottengo un permesso speciale della famiglia, ed alle ore 8.00 e mi trovo con il mio amico Alessandro e partiamo. Procediamo tranquillamente fino a Calcolziocorte. Nuvole minacciose oscurano il cielo e la temperatura è più bassa di quello che pensavo. Dopo circa un'oretta di chiachere giungiamo a Calolziocorte dove finalmente inizia il Samba sopra descritto.
Ottengo un permesso speciale della famiglia, ed alle ore 8.00 e mi trovo con il mio amico Alessandro e partiamo. Procediamo tranquillamente fino a Calcolziocorte. Nuvole minacciose oscurano il cielo e la temperatura è più bassa di quello che pensavo. Dopo circa un'oretta di chiachere giungiamo a Calolziocorte dove finalmente inizia il Samba sopra descritto.
Sulla Carenno faccio qualche SFR, e la successiva Valcava la affrontiamo sempre con calma, non mi interessa provare tempi, poi sul tratto duro mi rendo conto che il cuore non vuole salire più di tanto: provo anche ad alzare un pò il passo nel finale di salita, ma niente. E' evidente che non ho ancora totalmente recuperato.
Scendiamo quindi a Valle Imagna, fa freddino c'è ancora la neve, e al bivio Capizzone - Roncola ci salutiamo: lui ritorna verso casa, io continuo il mio valzer.
La salita verso Berbenno via Ceresola, scoperta recentemente grazie al mio amcio Gabrile mi piace, è lontana dal traffico e un pò duretta. Anche qui nel finale provo ad accelerare senza grandi risultati.
Infine l'ultima salita: sono sereno perchè nonostante tutto la gamba risponde sempre bene. Valle Imagna l'ho fatta una sola volta tre anni fa alla Gimondi e me la ricordavo duretta. Però incontro un ciclista locale e saliamo tranquillamente chiaccherando. Almeno mi passa senza far troppa fatica. Patisco leggermente solo l'ultimo tratto verso la Valcava (nel frattempo sono rimasto ancora solo), ma penso più una questione di alimentazione che altro.
Infatti poi in cima mangio una barretta, e prima di affrontare Monte Marenzo mi un gel energetico e le energie mi ritornano tranqui.
Prima del definitivo rientro c'è pure spazio per un giro nel parco di monza in totale agilità.
Proprio un bel giro, un pò duretto, che consiglio vivamente.
Alla fine mi sono venuti fuori 164km 3250mt e 7h di bici.
Mi va anche bene, perchè nonostante i numerosi tentativi di pioggia, arrivo a casa asicutto....
Scendiamo quindi a Valle Imagna, fa freddino c'è ancora la neve, e al bivio Capizzone - Roncola ci salutiamo: lui ritorna verso casa, io continuo il mio valzer.
La salita verso Berbenno via Ceresola, scoperta recentemente grazie al mio amcio Gabrile mi piace, è lontana dal traffico e un pò duretta. Anche qui nel finale provo ad accelerare senza grandi risultati.
Infine l'ultima salita: sono sereno perchè nonostante tutto la gamba risponde sempre bene. Valle Imagna l'ho fatta una sola volta tre anni fa alla Gimondi e me la ricordavo duretta. Però incontro un ciclista locale e saliamo tranquillamente chiaccherando. Almeno mi passa senza far troppa fatica. Patisco leggermente solo l'ultimo tratto verso la Valcava (nel frattempo sono rimasto ancora solo), ma penso più una questione di alimentazione che altro.
Infatti poi in cima mangio una barretta, e prima di affrontare Monte Marenzo mi un gel energetico e le energie mi ritornano tranqui.
Prima del definitivo rientro c'è pure spazio per un giro nel parco di monza in totale agilità.
Proprio un bel giro, un pò duretto, che consiglio vivamente.
Alla fine mi sono venuti fuori 164km 3250mt e 7h di bici.
Mi va anche bene, perchè nonostante i numerosi tentativi di pioggia, arrivo a casa asicutto....
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3 commenti:
Complimenti davvero,la fai la gimondi domenica?
No niente Gimondi.
Ad oggi avrei preferito fare questa e non la Bugno...
ti lascio solo una volta ogni tanto, ed esageri sempre... scherzo! Ottimo giro in ogni senso, km / dislivello e ritmo. Bravo
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