Ormai ci siamo.
Manca veramento poco.
Non sarà gara
vera, non può essere, per un milione di motivi, su tutti per lo spirito che la manifestazione
emana e lo spirito con cui quest’anno
vado in bici. E come dice un mio caro amico, sarà già un successo
arrivare in fondo.
Di certo non sarò
solo, ci saranno ben 50 compagni di squadra (anche se non tutti si cimenteranno
nel percoso completo da 250km), e altri 11.950 personaggi provenienti da tutto
il mondo.
Sarà un’avventura
affascinante, in una terra sconosciuta. La temuta terra del nord. Terra dove si
sono consumati storici duelli nelle più spettacolari classiche di inizio
stagione. Terra dove il vento e la piogga fanno da padroni assoluti.
Non sarà una
passeggiata, l’importante è affrontarla con lo spirito giusto, e spianare senza
affanno gli oltre venti muri che si presenteranno uno dopo l’altro: il Drielandenpunt (che il nostro presidente
ha denominato, Coup de coeur- del
Cassinis Cycling) l’Eyserbosweg, il Keutenberg, per citarne alcuni, prima
del gran finale, il mitico Cauberg.
E alla fine saremo
tutti vincitori, e festeggeremo con un buon boccale di birra! L’Amstel, appunto.
2 commenti:
In bocca al Lupo Emanuele,esperienza che di sicuro ti rimarrà nel cuore.
Ciaooo
Buona AVVENTURA......
e sinceramente ti INVIDIO :-))))
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