Dopo una settimana di orari impossibili, ore 6 suona la sveglia, guardo fuori dalla finestra, piove. Il richiamo del letto è altissimo.
Messaggio al mio amico Michi, “Piove, sei sicuro?”
Risposta immediata e chiara: “si.”
Ok, mi dico io, attiviamoci. Inizia il rito di preparazione, come se nulla
fosse.
Dico sempre che per pedalare in un certo modo ci
vogliono, Testa, Cuore e Gambe. Oggi c’erano, tutti e tre.
Non c’era pioggia che teneva, nemmeno buche e brecciolini
insidiosi, nè salite, nè discese. Indifferente pure al computerino che dopo 40
km passa a miglior vita, lasciandomi privo di ogni riferimento (considerando anche i confusi dati sul percorso indicati sul sito)
Parto dal fondo della griglia, più che una gara, è una sorta di cronometro individuale di 143km, ad esclusione del primo
tratto fino alla seconda salita (dove sono stato più frenato dal traffico che
altro). Nessuna possibilità di sfruttare treni o scie buone. E’ noto che partire
davanti è tutta un’altra cosa.
Mi va benissimo così. Questa GF l’avevo programmata solo per vedere come stavo, la tenuta in una competizione lunga. Nessuna
tattica, nessuna “velocità controllata”, la filosofia oggi è “finchè ghe n’è
viva il re!” J
E sono arrivato fino in fondo, dopo 4:54 (real time). Fantastico!!!
Al ritorno a casa ho voluto “premiare” la mia Orca con un
bel lavaggio J
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