"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

lunedì 28 aprile 2008

26 Aprile 2008: Giro Valli Tremezzine

Totale km 130 da Tremezzo (Partendo da Cernobbio circa 140)
Dislivello 2800mt circa


N. Salite affrontate: 4, Naggio da Menaggio, Pso Cava da Porlezza, S. Fedele da Osteno e Schignano da Argegno.

Questo è un’ottimo giro, tra i miei preferiti, che mi permette di fare fondo, e di prepararni sulle salite. Solitamente preferisco partire di mattina, ma una poco voglia di alzarmi ed un piccolo inconveniente meccanico, mi obbligano a posticipare l’uscita al pomeriggio. Poco male, tanto la giornata è stupenda, e dopo un bel piattone di pasta al pomodoro, ore 13.45 parto.

Partendo da Tramezzo, si arriva velocemente a Menaggio (5km), quindi vado a girare a Nobiallo; da Menaggioi si affronta la prima “asperita” della giornata: Naggio.


Inizialmente si sale per 2,8 km verso Croce, e dopo 900 a favore, girando a dx verso Grandola si riprende a salire verso i Monti di Naggio.


Questa salita, l’ho ovviamente affrontata con calma, in quanto non è per niente difficile; le pendenze solo in alcuni punti superano il 7%, ed è ideale da affrontare all’inizio di questo giro per scaldare la gamba. La salita finisce davanti alla chiesa, anche se la strada salirebbe ancora, in quanto 100 dopo, c’è il bivio che porta a Carlazzo. il tratto centrale di questa discesa, c’è un’asfalto mal tenuto, ma si riesce tranquillamente percorrerlo con la bdc. Da qui si gode un bellissimo panorama del lago del Piano. Successivamente la discesa dopo Carlazzo, verso Piano P. prosegue velocissima.


Prima di giungere a Porlezza c’è ancora qualche chilometro di pianura, resa leggermente difficoltosa dal vento che qui è sempre a sfavore. Ma una volta giunti al semaforo di Porlezza, si gira a destre e mi trovo di fronte alla salita clou della giornata: il Passo Cava, una salita difficile che non perdona, 10,5km per quasi 900mt di dislivello, pendenza media 8,4%!


L’affronto deciso, ma non voglio forzare troppo, perché la condizione è ancora lontana e non voglio sprecare inutili energie, e il sole comincia a farsi sentire. I primi 5km scivolano via abbastanza bene, nonostante le forti pendenze di Corrido, e mi sembra di riuscire a tenere un buon ritmo; però è solo una sensazione, infatti, come spesso mi succede su questa ascesa, sono i successivi 5km a crearmi problemi. Nonostante solo apparentemente la salita molli un poco, non mi riesce il cambio di ritmo, che tra l’altro cala. Mi riprendo un poco tra l’ottavo e il nono km, il punto più facile, ma mi rendo conto che la gamba soffre. Quindi l’acuto finale, 4 tornanti sopra il 10%, li supero con un po’ di fatica e dopo altri 500mt arrivo finalmente al cartello dello scollinamento, abbastanza provato, ma soddisfatto per il tempo 50’30” a soli 2minuti dal mio best time. È stato sicuramente dura, ma verrà buona per il proseguo della stagione. Nota: la cima dei monti è ancora innevata…


Da qui ridiscendo dal versante opposto, ma purtroppo non è tutta discesa: ci sono infatti 2 strappi, intorno al 6%: il primo di 2km ed il secondo di 1km. Anche qui faccio un po’ di fatica, ma tengo duro, ed alla fine, passando da Carlazzo e Corrido ritorno a Porlezza al semaforo dove è iniziata la salita.


Ora per arrivare ad Osteno, sono circa 6km, che costeggiano il lago di Lugano. Quindi pianeggianti e ottimo per sciogliere un po’ l’acido lattico, anche se bisogna lottare ancora con il vento contro.


Da Osteno inizia la 3° salita della gioranta: S. Fedele, di 7km ed il tratto difficile è quello centrale dove le pendenza sfiorano il 9%. Una volta, quando c’erano ancora il tratto in porfido, questa era una salita che faceva selezione vera al giro di lombardia, ma ormai, è stato completamente ricoperto dal bitume.


Anche questa salita l’affronto cercando di tenere un ritmo regolare, e direi che l’ascesa non mi comporta particolari traumi; avrei voluto salire fino a Lanzo passando da Ponna (3km in piu), ma visto l’orario preferisco scendere subito ad Argegno (segnalo un manto stradale inaccettabile!)

Da qui mi dirigo verso Como, e prendendo la strada bassa a lago, arrivo a Carate Urio. Dove decido di salire alla statale in alto, affrontando un 1km di salita con una buona pendenza. Il premio per aver affrontanto questo strappo, è che ritornando verso Argegno si gode di qualche chilometro con la strada a favore e si può pedalare allegramente.


Ritornato ad Argengo, e facendo un rapido calcolo, decido di affrontare anche la Salita di Schignano! Altri 6km di ascesa al 6% di media. Niente di eccezzionale ma dopo più di 100km si fa sentire: quindi l’affronto senza tirare troppo, ma devo dire che la gamba risponde ancora bene. Infatti in 25’ sono a Schignano.


Ora non mi resta che ridiscendere ad Argengo, ed ritornare a Tramezzo, dove mi aspetta l’ultimissima ascesa della gioranta verso casa: Volesio...


Sotto l'itinerario partendo e arrivando a Cernobbio. Link

Nessun commento: