Totale km 130 da Tremezzo (Partendo da Cernobbio circa 140)
Dislivello 2800mt circa
N. Salite affrontate: 4, Naggio da Menaggio, Pso Cava da Porlezza, S. Fedele da Osteno e Schignano da Argegno.
Questo è un’ottimo giro, tra i miei preferiti, che mi permette di fare fondo, e di prepararni sulle salite. Solitamente preferisco partire di mattina, ma una poco voglia di alzarmi ed un piccolo inconveniente meccanico, mi obbligano a posticipare l’uscita al pomeriggio. Poco male, tanto la giornata è stupenda, e dopo un bel piattone di pasta al pomodoro, ore 13.45 parto.Partendo da Tramezzo, si arriva velocemente a Menaggio (5km), quindi vado a girare a Nobiallo; da Menaggioi si affronta la prima “asperita” della giornata: Naggio.
Inizialmente si sale per
Questa salita, l’ho ovviamente affrontata con calma, in quanto non è per niente difficile; le pendenze solo in alcuni punti superano il 7%, ed è ideale da affrontare all’inizio di questo giro per scaldare
Prima di giungere a Porlezza c’è ancora qualche chilometro di pianura, resa leggermente difficoltosa dal vento che qui è sempre a sfavore. Ma una volta giunti al semaforo di Porlezza, si gira a destre e mi trovo di fronte alla salita clou della giornata: il Passo Cava, una salita difficile che non perdona, 10,5km per quasi 900mt di dislivello, pendenza media 8,4%!
L’affronto deciso, ma non voglio forzare troppo, perché la condizione è ancora lontana e non voglio sprecare inutili energie, e il sole comincia a farsi sentire. I primi 5km scivolano via abbastanza bene, nonostante le forti pendenze di Corrido, e mi sembra di riuscire a tenere un buon ritmo; però è solo una sensazione, infatti, come spesso mi succede su questa ascesa, sono i successivi 5km a crearmi problemi. Nonostante solo apparentemente la salita molli un poco, non mi riesce il cambio di ritmo, che tra l’altro cala. Mi riprendo un poco tra l’ottavo e il nono km, il punto più facile, ma mi rendo conto che la gamba soffre. Quindi l’acuto finale, 4 tornanti sopra il 10%, li supero con un po’ di fatica e dopo altri 500mt arrivo finalmente al cartello dello scollinamento, abbastanza provato, ma soddisfatto per il tempo 50’30” a soli 2minuti dal mio best time. È stato sicuramente dura, ma verrà buona per il proseguo della stagione. Nota: la cima dei monti è ancora innevata…
Da qui ridiscendo dal versante opposto, ma purtroppo non è tutta discesa: ci sono infatti 2 strappi, intorno al 6%: il primo di 2km ed il secondo di 1km. Anche qui faccio un po’ di fatica, ma tengo duro, ed alla fine, passando da Carlazzo e Corrido ritorno a Porlezza al semaforo dove è iniziata la salita.
Ora per arrivare ad Osteno, sono circa 6km, che costeggiano il lago di Lugano. Quindi pianeggianti e ottimo per sciogliere un po’ l’acido lattico, anche se bisogna lottare ancora con il vento contro.
Da Osteno inizia la 3° salita della gioranta: S. Fedele, di 7km ed il tratto difficile è quello centrale dove le pendenza sfiorano il 9%. Una volta, quando c’erano ancora il tratto in porfido, questa era una salita che faceva selezione vera al giro di lombardia, ma ormai, è stato completamente ricoperto dal bitume.
Anche questa salita l’affronto cercando di tenere un ritmo regolare, e direi che l’ascesa non mi comporta particolari traumi; avrei voluto salire fino a Lanzo passando da Ponna (3km in piu), ma visto l’orario preferisco scendere subito ad Argegno (segnalo un manto stradale inaccettabile!)
Da qui mi dirigo verso Como, e prendendo la strada bassa a lago, arrivo a Carate Urio. Dove decido di salire alla statale in alto, affrontando un 1km di salita con una buona pendenza. Il premio per aver affrontanto questo strappo, è che ritornando verso Argegno si gode di qualche chilometro con la strada a favore e si può pedalare allegramente.
Ritornato ad Argengo, e facendo un rapido calcolo, decido di affrontare anche la Salita di Schignano! Altri 6km di ascesa al 6% di media. Niente di eccezzionale ma dopo più di 100km si fa sentire: quindi l’affronto senza tirare troppo, ma devo dire che la gamba risponde ancora bene. Infatti in
Ora non mi resta che ridiscendere ad Argengo, ed ritornare a Tramezzo, dove mi aspetta l’ultimissima ascesa della gioranta verso casa: Volesio...
Sotto l'itinerario partendo e arrivando a Cernobbio. Link
Nessun commento:
Posta un commento