Al Velodromo di Montichiari

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Le previsioni meteo non promettono nulla di buono, e visto che già l’uscita del sabato è saltata, la domenica decido di non rischiare e accetto con entusiamo l’invito di Max che ha intenzione di andare al Velodromo di Montichiari. Non sono mai stato in pista, quindi i timori sono molti.

Siamo in quattro: Io, Max, Ale e Giuseppe.

In pista farò “solo” un’ora e mezza, non ho idea del numero di giri e distanza percorsa. Credo sia relativo e non si può paragonare la strada alla pista, in quanto le intensità sono differenti.

Dopo una prima fase di studio mi sono un pò buttato nella mischia, ma sempre in maniera premurosa.

C’è molta gente, e vanno forte, basta un attimo di distrazione, indecisione o di poca lucidità per fare disastri.

Siccome Ale, un pò sbadatamente ha dimenticato le scarpe, abbiamo il cronoman, e quindi ho constatato che la velocità massima di giornata si aggira sui 20” al giro (250mt), in pratica 45 di media. Ovviamente i margini di miglioramente sono notevoli.

L’esperienza mi è piaciuta, e sicuramente in futuro vorrò rifarla. Peccato che il Vigorelli a Milano sia chiuso. Se prima lo dicevo solo per il mito del luogo, oggi lo dico con un briciolo di cognizione di causa in più.