Weekend da ltramarathon o Randonneur (come preferite), non solo per il fatto che la mia Lee Cougan si è improvvisamente trasformata in un Ducato Alto (così è stata soprannominata dal gruppo Cassinis) grazie al portapacchi posteriore gentilmente prestatomi da Emanuele (un mio compagno di squadra), ma anche per il lungo chilmometraggio.
Le
condizioni meteo non sono delle migliori: Nebbia e Freddo Gelido, che mi
innervosiscono parecchio, visto che al, nuovo assetto della bici, che ha
notevolmente modificato la guidabilità, si aggiungono una serie di piccoli
imprevisti che non mi aiutano a stare sereno.
Alla
Conca Fallata, siamo in 13 che puntano alla Riviera, più molti altri che ci
saluteranno prima per rientrare subito a milano in bici.
Il
programma di giornata prevede il trasferimento da Milano, a Varazze, passando
per Pavia, Voghera, Tortona, Novi L., Ovada, Turchino. Di panoramico c’è poco o
nulla: fino ad Ovada siamo immersi nella nebbia, ed il menù prevede una serie
infinita di drittoni, che di norma si potrebbero affrontare ai 40 orari, ma che
grazie il mio allestimento non vedo neanche con il binocolo. Poi un ancor gelido
turchino fino a giungere in Riviera, che ci accoglie con un pò di sole e una
temperatura più mite: pariti con -1° C arriviamo nel pomeriggio con un +11° C,
tutta un’altra cosa al di là del Turchino.
In
totale vengono 180km per circa 700mt dislivello in poco meno di 6h.
Il
ritorno, la domenica, è programmato tutto in bici. Ma viste le condizioni meteo
al di là del Turchino decidiamo di godere un pò del sole della Liguria poi, di
portarci almeno fino a Novi Ligure o Tortona per prendere un treno solo in un
secondo momento.
Dopo
aver fatto un pò di riscaldamento sull’Aurelia, a Varazze prendiamo una strada
verso l’interno, e saliamo verso Faie / Deserto, per poi ridiscendere da
Sciaborasca a Cogoleto. Bellissimo questo tratto, un pò panoramico e senza
traffico. Quindi affrontiamo gli 11,6km poco impegnativi, che portano al
Turchino e salutiamo la riviera e il sole, per scendere verso Ovada, dove
verremo riavvolti dal gelo e dalla nebbia, che mettendo a dura prova nervi e
muscoli già sotto stress per via della stanchezza.
Arrivamo
a Tortona dopo 140km e 1250mt.
3 commenti:
Con tutto quel peso è stata un'impresa...complimenti.
Ciao
Si te l'ho confermo... una faticaccia...
Ma alla fine il fisico ha tenuto ;-)
Due cose: a volte è strano come in pochi km possa cambiare così drasticamente il clima, e la pianura di qs gg è davvero "dura" con la neve chimica :-((
Poi con una bici così carica io non andrei nemmeno a far la spesa: Bravo!!!!
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