"Il segreto è fare tutto come se vedessi solo il Sole. Elisa"

domenica 10 giugno 2012

Due Passi Matildica Open Road

Con un pò di ritardo, ma questa è da raccontare...

Questo giro mi ritrovo nel cuore dell’Emilia, ad un appuntamento a cui tenevo particolarmente, per la sua formula diversa dalle solite Granfondo. Ai percorsi medio e lungo della GranFondo Matildica, ne viene affiancato un altro da 200km denominato Open Road, in stile Randonnée e partenza alla Francese, che si può affrontare in solitaria o a squadre, con tanto di Classifica Finale. Il percorso poi scoprirò che non è altro che il vecchio percorso della Granfondo.

Ed io l’affronterò insieme ad altri 9 Cassinis in stile poco rando e molto agonistico. Il gruppo è ben nutrito e di fatto non so bene se e quanto potrò reggere. Il tempo viene preso sul settimo.

Partiamo alle 7.00 puntuali, da Rigolo, quando ancora stanno montando le griglie, e ci inoltriamo silenziosamente spediti nelle strade deserte. Ovviamente agli incroci bisogna stare attenti. E poi via, sempre in fila indiana. I più allenati davanti a darsi i cambi, quelli meno dietro a sfruttare la scia. Io per ora me ne sto buono buono.

Il percorso è lungo, il dislivello è impegnativo, ma di salita vera ce n’è solo una Toano. La affrontiamo per seconda, poco dopo quella di Baiso. A Manno inizia la salita, ma quella vera è dopo un paio di chilometri quando si prende un’anonima stradina sulla sinistra che si inerpica sulla collina con pendenze decisamente importanti. Il mio cuore sarà a tutta, per restare nelle prima posizione del gruppo.

Da qui in avanti poi di pianura non ce ne sarà più fino a Ramiseto. Nel mezzo si affronatno Monte Orsaro, la salita che Solgno porta a Ligonchio e la salita di Busana che porta sulla Statale 63. Tra l’altro nel mezzo, tra Sologno e Busana, ci sfaldiamo a causa di una foratura e incomprensione. Il gruppo tornerà compatto, ma di sole sette unità, proprio sulla Busana. Ed io sono tra i sette.

Sempre in questo tratto passiamo tre squadre, il che ci da una carica non da poco.

Dopo Ramiseto inizia un tratto velocissimo che ci porta a Ciano d’Enza dove parte l’ultima salita: Castello di Canossa. Qui ci sgraniamo non poco, alcuni pagano lo sforzo. Io salgo del mio passo, senza strafare, fa caldo e le gambe danno segni di insofferenza.
E su questa salita veniamo anche sorpassati da un team che era partito dopo di noi, peccato.

Al ristoro ci ricompattiamo e ripartiamo velocemente. Ormai mancano solo venti chilometri, l’adrenalina sale, si va belli spediti. Non so come, ma tiro fuori energie nuove che mi permettono di stare in testa al gruppo a menare insieme ad altri due compagni. Non è semplice, al strada è stretta, ci sono secchi cambi di traettoria, che costringono a rilanciare l’andatura e spesso raggiungiamo e “raccogliamo” atleti del medio o lungo che stanno terminando la loro prova.

Chiudiamo in 7h 31’ ufficiali come previsto che vale un bellissimo terzo posto. Sicuramente si poteva fare un pò meglio, il tratto in cui siamo stati divisi ci è costato parecchio, sicuramente in energie nel finale. Io per fortuna ho retto e alla fine stavo benissimo, meglio ancora della Nove Colli.

E’ stata una bellissima avventura, che rifarei subito. Bellissimo partire in tranquillità niente stress da GF che di fatto quest’anno sto evitando come la peste.





Nessun commento: